In questi giorni, si fa un gran parlare del Taser, questa specie di pistola, che è già in dotazione in alcune città, con poliziotti e carabinieri che sono stati addestrati per utilizzarla. Vogliono darla anche alla Polizia Locale e mi piacerebbe sapere dal nostro comandante Giovanni Scarpellini cosa ne pensa, se è favorevole. Mi piacerebbe poter capire meglio il taser senza opinioni politiche, ma grazie alle parole di chi ha il compito di fornirci sicurezza e deve essere messo nelle condizioni di poterlo fare, con gli strumenti che lo Stato deve fornirgli.
Marco Callegi, 54 anni
Gentile Marco, le rispondo volentieri e la ringrazio per questa opportunità. Sono sicuramente favorevole all’utilizzo del taser e accolgo con gioia l’idea che venga dato in dotazione anche alla Polizia Locale. Appaiono però evidenti tutti i vuoti normativi del nostro Ordinamento (es. la casa costruttrice consiglia che lo strumento venga utilizzato colpendo alla schiena il soggetto, sia per evitare di colpire gli occhi, sia perchè nelle spalle ci sono le masse muscolari dove il sistema agirebbe al meglio, attivando l’attività neuromuscolare che stimola i muscoli contrari creando immobilismo), mentre per la normativa vigente non si può utilizzare un’arma propria alle spalle). Eventuali incidenti, malfunzionamenti, ecc.. ricadrebbero quasi sicuramente sulla responsabilità penale e civile dell’utilizzatore.
Il Taser CEW (conducted electrical weapon – arma a conduzione elettrica) è un’arma non letale che permette di immobilizzare una persona per alcuni secondi, secondi sufficienti per arrestarla ed impedirgli di compiere azioni offensive nei confronti di un pubblico ufficiale nell’adempimento di un dovere (esempio: un uomo con un coltello tenta di colpire l’agente che, ritenendo non proporzionale rispondere con la pistola, ritiene di utilizzare il Taser CEW per fermarlo in modo sicuro per entrambe le parti).
Il Taser CEW è prodotto da Taser International, (ora Axon) azienda con sede in Scottsdale (Phoenix – Arizona), la diffusione mondiale ha dimostrato essere l’unico dispositivo a distanza (5 metri circa) che se correttamente utilizzato permette agli operatori di evitare l’uso dell’arma da fuoco garantendo la salvaguardia degli operanti e della persona di interesse operativo. Quale dispositino non letale risulta piu’ efficace rispetto allo spray al peperoncino e allo stangun (spesso confuso con il Taser ) che e’ un dispositivio elettrico immobilizzante a contatto e non a distanza.
E’ necessario un particolare training, perche’, al contrario dell’arma da fuoco, bisogna mettere a bersaglio due dardi (elettrodi) nel corpo del soggetto da immobilizzare evitando il capo e la zona sottostante la pancia, preferendo zone muscolose per fare meglio agire il passaggio dell’energia elettrica per ottenere l’effetto di incapacita’ neuromuscolare.
L’ utilizzo del dispositivo non e’ immune da rischi che ricadrebbero sugli operatori. Rischi connessi all’utilizzo in luoghi non idonei (per presenza di spigoli al suolo che in caso di caduta del soggetto immobilizzato potrebbero causare gravi conseguenze) o con soggetti non idonei dal punto di vista sanitario. Entrambi questi rischi permangono a carico degli operatori che molte volte devono agire nell’ immediatezza temporale non conoscendo il soggetto di interesse operativo.
L’ inquadramento giuridico in Italia per quello riguarda la disciplina delle armi lo inserisce quale arma propria atta all’offesa e questo aggrava le eventuali responsabilita’ degli operatori in caso di danno indiretto nell’utilizzo del taser CEW stesso.
Per far fronte a questi rischi gli operatori dovranno sostenere un approfondito e continuativo training sulle modalita’ di utilizzo operativo impartito dall’azienda costruttice e dovranno in combinata indossare una telecamere individuale per ducumentare le circostanze dell’utilizzo legittimo del dispositivo.
Molto importante la funzione di deterrenza. Il dispositivo, infatti, è di colore giallo acceso, ad altissima visibilità, con la modalità dimostrativa “arco elettrico”. Il colore giallo acceso ricalca i colori assunti in natura dagli animali particolarmente velenosi, e pertanto pericolosi.
Giovanni scarpellini, comandante Polizia Locale