Sono circa 60 e 4 degenti, i medici, gli infermieri e il personale sanitario e parasanitario isolati nelle rispettive abitazioni per essere entrati in contatto con il 60enne risultato positivo al Coronavirus.
L’uomo, residente a Schio ma di origini lombarde, si trovava ricoverato nel reparto di neurologia dell’ospedale Alto Vicentino, dove era in cura per delle patologie precedenti.
Solo oggi il responso del tampone e la positività al virus, che ha indotto i medici a trasferirlo con urgenza al Negrar di Verona.
Sul caso, come nel caso del 27enne breganzese, risultato anche lui positivo al Coronavirus, si attende l’esito dei medici dell’Istituto Superiore della Sanità.
I 60 operatori sanitari venuti a contatto con il paziente, risultano tutti asintomatici, così come i quattro degenti.
Quello che si temeva e che si teme nel resto d’Italia, si è praticamente realizzato all’ospedale di Santorso, dove da mesi si registra una cronica carenza di medici.
Con il caso del Coronavirus, un ulteriore colpo di grazia, che mette in serie difficoltà un territorio che conta circa 200mila abitanti, come una città metropolitana, che ora deve fare i conti con una struttura provata.
di Redazione Altovicentinonline