La sua presenza al seguito degli alpini della Brigata Cadore  in centro a Thiene non è passata inosservata. Vestita di tricolore dalla testa ai piedi, così Giovanna Sasset di Belluno omaggia le penne nere.

“Sono venuta vestita così da Belluno per il raduno degli alpini – spiega la signora Giovanna – Sono legata da un profondo affetto alla Brigata Cadore, non ho mai perso un’adunata”.  Apre l’ombrello, tricolore anch’esso, fa brillare i suoi due occhi azzurri e continua: “Questi uomini, come lo fu mio marito, sono la nostra memoria”.

Il tricolore italiano, simbolo di un popolo che voleva giustizia, uguaglianza e fratellanza  indossato con fierezza da questa donna che non ha voluto svelare l’età “A un certo punto l’età non conta – spiega sorridente Giovanna – Conta quello che siamo senza dimenticare il nostro passato”.

tricUn passato nazionale sempre presente nelle manifestazioni pubbliche, forse troppo spesso dimenticato nella vita di tutti i giorni. Da qua la scelta della signora Giovanna di verde-bianco-rosso vestita: “Per fare il tifo per la patria e per gli alpini- conclude Giovanna- In omaggio del loro sacrificio passato”.

Una presenza a Thiene quella della signora Giovanna che ha suscitato innegabilmente curiosità tra la gente presente. Potrà trovare consensi o dissensi per il suo abbigliamento, in linea con la libertà di pensiero di ciascuno ma che non dovrebbe mai sconfinare nel paludoso terreno del giudizio se non si spendono pochi minuti a chiacchierare con lei.

Paola Viero

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