Ance Veneto insorge contro lo stop al Superbonus. “Lo stop a questo incentivo che ha dato risultati importanti in questi mesi mette in seria difficoltà le imprese e blocca un meccanismo virtuoso che ha permesso di creare posti di lavoro e contribuire in modo importante alla crescita del Pil”, afferma il presidente di Ance Veneto, Paolo Ghiotti, secondo cui il venir meno della misura metterà in difficoltà nel solo Veneto ben 4.200 imprese, “con ripercussioni importanti perché persone perderanno il lavoro ed aumenteranno le ore di cassa integrazione”. A questo si aggiunge “un ulteriore effetto negativo che è quello di frenare lo sviluppo dei territori sul fronte della sostenibilità”, evidenzia Ghiotti, che conclude: “in questi giorni il dialogo con il Governo è stato costante, ma non è stato messo al cento del dibattito un tema fondamentale e dirimente per le imprese ovvero lo sblocco dei crediti. È questo oggi uno degli snodi fondamentali che rischia di avere un effetto negativo sulla tenuta del settore”. L’errore è “cambiare le regole in corso ancora una volta e con effetto immediato, per giunta senza aver individuato una soluzione per sbloccare i crediti incagliati”, interviene Giovanni Salmistrari, presidente Ance Venezia. “Il rischio è il blocco dei cantieri in provincia”, conclude Salmistrari chiedendo che, “come più volte assicurato in tempi non sospetti dagli esponenti dell’attuale maggioranza, sia definito un quadro di regole chiaro e stabile che consenta all’Italia di non arretrare nel percorso di crescita e di raggiungimento degli obiettivi di risparmio e di autonomia energetica oggi più che mai indispensabili”.
Ance Veneto contro stop a Superbonus: “Così saltano 4.200 ditte”.
“Sbagliato cambiare le regole in corsa con effetto immediato”.
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