È ottimista, il presidente di Confcommercio Veneto Patrizio Bertin, che parla di “piccoli ma incoraggianti segnali di ripresa per l’economia del Veneto“. Secondo una stima di Confcommercio Veneto, infatti, alla fine del 2021 i consumi in regione aumenteranno del 4,3% sul 2020, arrivando a valere 3,4 miliardi in più.

Tra giugno e settembre arriverà l’11,4% di turisti in più rispetto allo scorso anno, e nel settore del turismo le assunzioni saranno tra le 3.000 e le 5.000 in più rispetto alle 46.250 dell’estate 2020. Nel settore del commercio al dettaglio le assunzioni potranno essere invece circa 2.000 in più rispetto alle 16.295 del periodo giugno-settembre dello scorso anno.

“Bene che i consumi finalmente riguadagnino il segno più. Sul fronte dell’occupazione dobbiamo ricordare che la pandemia ha lasciato una pesante eredità sia in ambito turistico che in ambito commerciale: non solo per aver fatto perdere migliaia di posti di lavoro, ma anche per aver disperso migliaia di professionalità che oggi, paradossalmente, sono difficili da reperire. Un campanello d’allarme che deve farci riflettere sulla necessità di un welfare diverso in grado di intervenire a sostegno di una formazione utile a rimettere in circolo chi, perso un lavoro, può trovarne un altro grazie a nuove competenze”, commenta Bertin, che sottolinea poi l’importanza del green pass per il settore del turismo.

“Secondo una ricerca di DemosKopiKa, l’introduzione del Green pass favorirà l’incremento dei flussi turistici in Veneto con +566.000 arrivi e +222 milioni di euro di spesa turistica”, conclude Bertin auspicando che il documento sia reso disponibile in modo “agile e veloce”

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