Il dibattito sulla retroattività dell’Iva sulle lezioni guida si è concluso con un nulla di fatto, ma ora la battaglia della Lega è di togliere qualsiasi proposito di inserire la tassa per le lezioni dal 2020 in avanti.

“Siamo pronti con un emendamento al decreto fiscale per fare in modo che le lezioni guida non siano assoggettate ad Iva”, ha spiegato l’onorevole Covolo, componente della Commissione Finanze della Camera.

La questione è molto seria, perché l’eventuale decisione del governo italiano di applicare l’Iva sulle lezioni guida per ottenere le patenti B e C1, graverebbe sulle tasche di molte famiglie, che potrebbero essere costrette a prendere meno lezioni possibili, mettendo a rischio la preparazione di chi si appresta a guidare l’auto.

Silvia Covolo, affiancata dal thienese Christian Filippi, presidente del consorzio delle autoscuole vicentine, a Roma hanno presentato le loro istanze, nella speranza di convincere il governo romano che le lezioni guida devono rientrare nella nozione di insegnamento scolastico o universitario e pertanto non soggette ad Iva.

“Il provvedimento prevede l’esenzione solo fino al primo gennaio 2020, poichè incombe la sentenza della Corte di Giustizia Ue secondo cui le lezioni per ottenere le patenti B e C1 non rientrano nella nozione di insegnamento scolastico o universitario – ha sottolineato Silvia Covolo – Sono intervenuta in Commissione congiunta Finanze-Trasporti per esprimere il mio rammarico per i continui accertamenti dell’Agenzia delle Entrate sulle autoscuole, in base ad una erronea interpretazione della sentenza europea 449-17. Il risultato è che se non si corregge il tiro, tra poco più di due mesi saranno penalizzati autoscuole e chi, dovendo prendere la patente, sarà costretto a frequentare meno lezioni di guida per evitare ulteriori costi. Una misura iniqua che contrasteremo in ogni sede parlamentare”.

A.B.

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