Un “pensiero di gratitudine a tutti coloro che, nonostante le difficoltà, contribuiscono ogni giorno” a fare del Veneto “uno dei distretti produttivi più importanti d’Europa”. E un “pensiero in particolare a chi un lavoro in questo momento non lo ha o ne sta cercando uno migliore o più adatto, con l’augurio di superare presto le difficoltà e che l’aspirazione possa trovare rapidamente realizzazione”. Luca Zaia, presidente del Veneto, ha detto queste parole in occasione della festa del lavoro e dei lavoratori. Cade in un tempo in cui a fianco delle modalità di occupazione tradizionali hanno trovato spazio smart working, telelavoro, nomadismo digitale, settimana corta. Però “cambiano i tempi ma non il senso del lavoro come valore universale da difendere, strumento catalizzatore di crescita e progresso per le famiglie e la comunità, oltre che garanzia di benessere e sicurezza sociale. Auguri a tutti i veneti, qualunque sia il lavoro che fanno e in qualsiasi modalità”, dice dunque Zaia ricordando che quella di domani “è la giornata di tutti, un’occasione che deve unire, un momento che non perde la sua attualità, soprattutto a fronte di morti e incidenti che ancora si registrano in diverse situazioni lavorative”. E nel dirlo ricorda i tre veneti vittime della tragedia della centrale di Suviana.
Zaia non dimentica poi quanti mettono “l’impegno contro le preoccupazioni imposte dalle gravi difficoltà economiche e dalle ripercussioni della crisi e dei conflitti in atto nel panorama internazionale”. Anche l’1 “ci fa riflettere su come la pace sia un valore indispensabile anche per il lavoro. Pace, libertà e lavoro rimangono valori imprescindibili”. Infine, un saluto a quanti al lavoro e con la loro professionalità, “garantiranno la sicurezza di tutti e i servizi essenziali anche in questo giorno di festa”.