In Veneto nel mercato del gas, ma anche su quello elettrico, “si continuano quotidianamente a registrare aumenti spaventosi, insostenibili, dove il costo del metro cubo viene addirittura fatturato ad 2,50 euro quando il valore del Psv (punto di scambio virtuale) di marzo 2023 (uno dei più alti del 2023) era di ‘soli’ 0,49 euro”. In altre parole, denunciano le associazioni dei consumatori del Veneto, “la liberalizzazione del mercato del gas sta concretizzando tutti i timori e le preoccupazioni che da sempre abbiamo denunciato, sin da quando insistentemente chiedevamo lo slittamento, se non proprio la cancellazione, del progetto di abolizione del mercato tutelato”. Firmato, i dirigenti regionali di Federconsumatori, Adiconsum, Adoc, Casa del consumatore e Lega consumatori (rispettivamente, i presidenti Giovanna CapuzzoDavide Cecchinato, Sergio Taurino, Elena Bertorelli, e il vicepresidente Patrizio Negrisolo). Che senza mezzi termini dicono che questa situazione “grida vendetta, soprattutto nei confronti di Enel Energia, i cui clienti versano ora in precarie situazioni economiche, dovendo far fronte a pagamenti di fatture esorbitanti e spropositate. E nulla cambia se la società ha promesso nel corso dell’ultimo incontro di ovviare al problema ‘concedendo’ una ampia rateizzazione degli importi fatturati, quando non si è preoccupata di accertarsi che le comunicazioni ai clienti sugli aumenti fossero realmente arrivate e comprese”. La preoccupazione che la liberalizzazione rappresenti per le aziende fornitrici “la ghiotta occasione di fare profitti è più che fondata e viene oggi confermata dalla totale assenza di attenzione alla clientela tutta, ma soprattutto a quella vulnerabile (il paradosso è che rincari hanno colpito anche i percettori di bonus sociale)”.

Le associazioni dei consumatori invitano quindi i clienti di Enel Energia e degli altri fornitori “che hanno messo in campo tariffe ingiustificate a reclamare verso i propri fornitori e le Autorità competenti, per spingerle ad assumere provvedimenti che non consentano più abusi e che tutelino maggiormente l’anello debole del mercato, il consumatore: è fondamentale, ora più che mai, che le aziende vengano chiamate ad adottare una responsabilità d’impresa attenta soprattutto ai clienti e non al profitto e che non dimentichino che l’energia è un bene comune, irrinunciabile e fondamentale e che come tale va garantito a tutti, libero da ogni forma di speculazione”. Federconsumatori, Adiconsum, Adoc, Casa del consumatore e Lega consumatori attraverso la loro rete di sportelli su tutto il territorio Veneto si dicono poi “a disposizione degli utenti per controllo e contestazione fatture”. E intanto continuano gli incontri formativi-informativi pubblici sul tema energetico, realizzati all’interno di un progetto della Regione del Veneto finanziato dal Mimit: ancora oggi “sono molti, troppi, i dubbi ed i quesiti che il consumatore si pone in relazione all’avvenuto superamento del mercato del gas e di quello dell’energia che ci sarà a luglio e l’unico strumento utile per aggirare le truffe e non subire le speculazioni rimane la conoscenza”.

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