Potrebbe slittare l’apertura degli impianti sciistici nelle zone di montagna e con il turismo già al collasso l’appello al governo da parte delle Regioni montane è unificato: “Ristori certi, immediati e proporzionati alle perdite subite”.

Lo chiede l’assessore regionale veneto al Turismo Federico Caner, insieme ai colleghi di Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo e le Province autonome di Trento e Bolzano.

“Nel corso dell’incontro tra i rappresentanti delle Regioni alpine, è emersa l’ipotesi che il governo intenda rinviare ulteriormente l’apertura degli impianti sciistici, che l’ordinanza del ministro Speranza ha fissato al prossimo 18 gennaio. In ogni caso, un nuovo rinvio impone ancor più allo Stato di assumere impegni seri nei confronti del settore. Per comprendere il danno che lo stop ulteriore al settore potrebbe determinare – ha proseguito Caner – è sufficiente ricordare che da soli gli impianti di risalita producono un indotto di 60 milioni di euro, mentre l’intero indotto turistico invernale vale circa 1 miliardo di euro”.

Nel corso dell’incontro in videoconferenza della Commissione Turismo della Conferenza delle Regioni e  Province Autonome, svoltasi per fare il punto della situazione è stato approvato anche il protocollo che ora dovrà ottenere il via libera del Comitato Tecnico Scientifico per lo svolgimento in sicurezza delle attività sciistiche.

“Prosegue il nostro lavoro coordinato per far sì che, compatibilmente con le misure anticovid, la stagione invernale, a tutt’oggi ancora al palo, non sia definitivamente pregiudicata – ha precisato l’assessore – e, seppur il testo approvato ieri dalla commissione rappresenti un passo avanti, rimane da definire chiaramente al più presto se, quando e dove questa potrà iniziare. Di qui le richieste al governo di individuare una possibile data certa per l’apertura e assicurare comunque finanziamenti solleciti e adeguati a ristoro delle perdite di fatturato patite da tutte le aziende della filiera, da quelle impiantistiche a quelle del ricettivo, dell’ospitalità e dei servizi, fornendo il necessario sostegno a imprese e lavoratori. Le Regioni confermano la massima disponibilità alla collaborazione per trovare una soluzione condivisa e immediata, ma deve essere chiaro che al settore vanno date velocemente risposte affinché possano programmare il loro futuro”.

di Redazione Altovicentinonline

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