di Federico Piazza

Rigoni di Asiago ha annunciato in occasione della celebrazione del suo centesimo compleanno che restaurerà a Napoli una storica fontana in granito rosso che ha quasi 2000 anni. Un’opera dell’epoca dell’antica Roma, probabilmente del II secolo d.C, rimasta a Villa Farnese fino al XVIII secolo e poi spostata a Napoli, dove oggi si trova in uno dei due grandi cortili interni del MANN – Museo Archeologico Nazionale. Si tratterà del settimo intervento, dal 2015 ad oggi, per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico italiano effettuato dell’azienda asiaghese in collaborazione con Fondaco Italia.
I precedenti restauri di opere storiche di valore artistico ed architettonico supportati da Rigoni di Asiago si sono tenuti a
Milano, Venezia, Roma, Matera, Firenze e Bergamo. Per il 2023 in lizza erano Napoli, Verona e Perugia. Una votazione on line organizzata da Rigoni di Asiago ha visto la vittoria di Napoli con oltre 33mila voti.
Molte altre sono le novità che il presidente Andrea Rigoni ha condiviso con il numeroso pubblico presente all’evento del Centenario del 24 maggio al Palazzo del Turismo Millepini di Asiago. C’è l’emissione di un francobollo speciale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Vengono lanciati nuovi prodotti. E parte a giugno una limited edition di tre prodotti (Piccoli Frutti di Bosco, Nocciolata Crema al Cacao e Nocciole e Mielbio Lampone) acquistabili nel negozio di Asiago e sul canale e-commerce. Il tutto, fortemente rimarcato da Andrea Rigoni, nel segno della sostenibilità ambientale e sociale, secondo la massima “Natura magistra vitae” che l’azienda ha adottato per sancire il suo impegno per il presente e il futuro. E per il futuro del territorio, i giovani, anche il sostegno di Rigoni di Asiago a diversi istituti scolastici dell’Altopiano.

Nonna Elisa e la Grande Guerra

Durante le due ore di “filò” sul palco tra i vari relatori di sono toccati veri temi. Si è ripercorsa la storia di Rigoni di Asiago, con l’impatto dell’azienda sull’economia dell’Altopiano. La fondazione dell’impresa nel 1923 da parte della coraggiosa, fiduciosa e generosa Nonna Elisa Antonini in un Altopiano ancora devastato dalle ferite della Grande Guerra.

Lo sviluppo dell’azienda nel corso dei decenni con la diversificazione dei prodotti e dei mercati, che ha contribuito a invertire il trend dell’emigrazione. Le attività fino al 1984, quando la produzione era ancora concentrata nei seminterrati della sede di via Oberdan ad Asiago. L’espansione con la fabbrica di Foza. La testimonianza di chi in azienda ha lavorato a lungo.

Fino ai tempi più recenti, con l’importante investimento nel nuovo sito produttivo e logistico di Albaredo d’Adige, che potenzia i volumi e il livello di innovazione dell’azienda, oggi al top del mercato biologico italiano delle marmellate, dei succhi di frutta, delle creme spalmabili, del miele con un fatturato di circa 130 milioni di euro e 231 dipendenti (di cui 145 in Italia).

In particolare per quanto riguarda il miele, è stato sottolineato l’apporto essenziale che Rigoni di Asiago ha dato al rilancio dimensionale e qualitativo dell’apicoltura italiana.

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