Le organizzazioni Sindacali e la Rsu dell’Aulss 7 Pedemontana hanno proclamato lo stato di agitazione del personale in servizio nel dipartimento Materno Infantile di Bassano del Grappa, Santorso ed Asiago.
La proclamazione dello stato di agitazione nasce dalla consapevolezza della necessità di garantire un servizio sicuro e di qualità all’interno del Punto nascite di Asiago per tutta la popolazione dell’Altopiano, quale punto di riferimento per le molte donne che decidono di affrontare una maternità vivendo in un territorio montano che, causa la sua peculiarità, risulta distante dagli altri Punti Nascite del territorio (Bassano e Santorso).
“Le OO.SS, evidenziano che l’Azienda, dopo ben 18 mesi di discussione sul tema, non ha fornito risposte risolutive ai problemi evidenziati nei tavoli di discussione. – si legge in un comunicato stampa –  In particolare, ad oggi non ci sono le condizioni per rendere autonomo il Punto Nascite di Asiago con organico dedicato, interrompendo la rotazione e il supporto da parte delle altre strutture ospedaliere. L’attuale organizzazione, basata anche su turni di pronta disponibilità a carico di personale assegnato alle sedi di Bassano del Grappa e Santorso, pone a rischio il raggiungimento della struttura ospedaliera, in maniera tempestiva, anche per i rischi correlati al periodo invernale. Tale difficoltà si riscontra per il personale ostetrico, e non solo, costretto a salire in altopiano per garantire l’organico necessario per la sicurezza delle partorienti del territorio e per il mantenimento del pubblico servizio.
Come Organizzazioni Sindacali crediamo fortemente nel fatto che l’ospedale di Asiago debba essere sviluppato in tutte le sue attività, per questo motivo deve essere dotato di personale adeguato per garantire tutti i servizi ai cittadini, siano essi residenti o famiglie che decidono di soggiornare temporaneamente nel territorio, in modo da trovare una struttura ospedaliera adeguata e far fronte a tutte le esigenze sanitarie che si possono presentare.
Se non vi saranno risposte adeguate coinvolgeremo i sindaci del territorio e i cittadini su questi delicati argomenti, riservandoci altre azioni di sensibilizzazione sulle peculiarità legate alla continua carenza di personale”.

La Replica della Ulss 7

L’Azienda ribadisce ancora una volta il massimo impegno ed attenzione nell’attivare in maniera continuativa tutte le procedure di reclutamento per la ricerca di professionisti per le Unità Operative del Dipartimento Materno Infantile. La carenza di personale evidenziata è riconducibile esclusivamente alla generale difficoltà di reperire specialisti e altre figure professionali sanitarie, che come noto è un problema nazionale che colpisce particolarmente gli ospedali dislocati in aree montane. L’importante traguardo di riattivare il Punto Nascita di Asiago è stato possibile fin da subito grazie alla sinergia messa in atto con gli ospedali di Bassano e Santorso (secondo un modello di turnazione del personale avvenuto nel rispetto delle normative cogenti), che è destinata a continuare, fermo restando l’impegno dell’Azienda ad assumere ulteriori figure professionali destinate ad Asiago, come dimostra anche l’ultimo bando per l’assunzione di ostetriche da assegnare specificatamente all’UOSD di Ostetricia e Ginecologia di Asiago. La Direzione è fermamente intenzionata a fare tutto il possibile per mantenere aperto il Punto Nascita di Asiago e anzi potenziarlo, fermo restando il rispetto dei requisiti di sicurezza, secondo la normativa vigente. A questo riguardo, il numero di nascite registrato nel corso del 2022 dimostra che il Punto Nascita di Asiago è sicuro, funziona ed è tornato a essere un prezioso riferimento per la popolazione dell’Altopiano.  I promotori di eventuali azioni volte a interrompere l’operatività del Punto Nascita non potranno che assumersi la responsabilità di tale operato nei confronti della comunità locale.  Dispiace osservare che si cerca di strumentalizzare una problematica che l’Azienda ha già dimostrato di fare tutto il possibile per risolvere”.

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