Nei giorni scorsi gli albergatori veneti hanno denunciato il rischio di non trovare personale per la stagione turistica estiva, ma con “una platea cosi’ vasta di persone senza lavoro che provengono dal settore, pensare che nel periodo estivo ci possano essere attivita’ turistiche in difficolta’ per la mancanza di personale e’ paradossale”. Lo sostengono Gianfranco Refosco e Maurizia Rizzo, rispettivamente segretario regionale Cisl Veneto e segretaria generale Fisascat Cisl Veneto.

“Chiediamo pertanto alla Regione Veneto, e in particolare all’assessore al Lavoro Elena Donazzan e all’assessore al Turismo Federico Caner, di voler convocare con urgenza un tavolo con tutte le parti datoriali e sindacali coinvolte, assieme al sistema formativo per il turismo, per realizzare tempestivamente una mappatura dei fabbisogni professionali e per mettere in campo tutte le azioni di formazione, di incontro domanda-offerta, di collegamento tra istituti scolastici e imprese turistiche per far fronte alla situazione, cogliere pienamente l’opportunita’ di ripresa del settore e dare occupazione alle migliaia di persone che ne sono state prive cosi’ a lungo”, chiede il sindacato.

La Regione è a disposizione per attivare con urgenza un tavolo regionale per far incrociare domanda e offerta nel mondo del turismo, garantendo in questo modo strumenti e opportunità per una pronta ed effettiva ripresa del sistema turismo in Veneto”.

Così l’Assessore regionale al lavoro Elena Donazzan e l’Assessore al turismo Federico Caner rispondono e accolgono la richiesta avanzata dai sindacati di convocare con urgenza un tavolo con tutte le parti datoriali e sindacali coinvolte, il sistema formativo per il turismo, per trovare i migliori strumenti di incrocio domanda-offerta e garantire da un lato una rapida ripresa del settore e, dall’altra, occupazione per chi è in attesa di un lavoro da lungo tempo.

E in risposta alla nota CISL sul fabbisogno richiesto dalle imprese e di difficile reperimento l’Assessore Donazzan dichiara “Oggi non possiamo permetterci di perdere tempo soprattutto per far ripartire il settore del turismo. Certo questo momento rischia di depauperare le professionalità e, quindi, dobbiamo essere veloci, capaci di mettere a servizio tutti i servizi per il lavoro, i servizi di formazione, alleggerire le imprese delle incombenze burocratiche per poter incrociare domanda e offerta di lavoro nel modo più opportuno ed efficace per realizzare al più presto una mappatura dei fabbisogni professionali e per porre in essere tutte le azioni di formazione, di incontro domanda-offerta, di collegamento tra scuola e imprese turistiche per far fronte alla situazione e offrire risposte rapide e adeguate al momento”.

In Veneto fino all’inizio del 2020 l’industria turistica produceva un fatturato medio di 17 miliardi di euro all’anno e la Regione con oltre 71 milioni di presenze si attesta in cima alle classifiche come la più turistica d’Italia – commenta l’assessore Caner – Ma è proprio su questo settore che gli effetti della pandemia hanno generato le perdite più ampie in termini occupazionali. Secondo i dati di Veneto lavoro il 2020 ha chiuso con una perdita di quasi -15 mila unità e il 45% in meno di assunzioni rispetto al 2019. Ora guardiamo alla ripresa con fiducia, ma è evidente che nel frattempo bisognerà fornire, a tutti i livelli, tutti gli aiuti possibili”.

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