Riceviamo e pubblichiamo

In queste ultime settimane siamo stati martellati da articoli e servizi televisivi in merito a clima, ambiente, flora e fauna del Pianeta Terra. Non mi definisco “ecologista” e non ho mai approfondito molto queste tematiche, non so se meriterei una medaglia per come faccio la raccolta differenziata (anche se provo a fare del mio meglio), non vado a piedi o utilizzo la bicicletta anche quando potrei (guai se mi sente mio nonno che ad ottantacinque anni guida ancora la macchina ma si sente davvero appagato quando usa la sua vecchia bicicletta Bianchi!).

Partendo da queste premesse è evidente che posso migliorare il mio stile di vita e per cominciare ho comprato una borraccia da tenere in ufficio per limitare il mio uso di bottiglie di plastica: soddisfatta dell’acquisto, ho deciso di scrivere questo articolo. Per farlo sono partita da due semplici azioni: ascoltare e guardare. Ascolto e sento attorno a me persone infastidite perché sui giornali e in tv non si parla altro che di clima e ambiente, del fatto che i mari sono pieni di plastica e che le specie animali e vegetali continuano ad estinguersi. Queste persone possono continuare a lamentarsi ma io ho il diritto di vivere in un mondo più pulito e ho il diritto di far sentire la mia voce. Ribadisco, non mi definisco “ecologista” e non ho partecipato agli scioperi a favore del clima, ma cerco di applicare il mio buon senso: bisogna alzare la voce, martellare ancora di più di fronte a tanta ottusità e infastidire davvero chi non vuole ascoltare e guardare. La seconda azione che ho messo in atto è stata dunque guardare, guardare il mondo vicino a me e non quello distante della televisione.

Sono 15 mesi che percorro quattro volte al giorno via dell’Autostrada e via Maestri del Lavoro nel tragitto casa-lavoro e lavoro-casa e vedo tanta, ma tanta sporcizia! Rifiuti di ogni genere abbandonati a bordo strada, pezzi di svariate forme e materiali che tappezzano lo spazio dalla carreggiata fino al punto sommitale del terrapieno laterale e infine, come se non bastasse, alberi e cespugli che il vento addobba con improbabili decorazioni di dubbio gusto e “dubbia” provenienza: Alto Vicentino Ambiente non è capace di adottare dei semplici accorgimenti affinchè il materiale raccolto nello stabilimento di via Lago di Molveno a Schio non vada poi di nuovo in giro dappertutto? E soprattutto, perché nessuno dice niente? Ho pensato tante volte di rimboccarmi le maniche e di andare io stessa a raccogliere un po’ di rifiuti ma sinceramente ho paura di espormi a pericoli dato il traffico elevato che c’è in quella zona. Via dell’Autostrada e via Maestri del Lavoro toccano i Comuni di Thiene, Zanè, Marano e Schio, sono il biglietto da visita del nostro territorio per chi viene dall’autostrada Valdastico: penso che questo mio appello possa essere accolto!

Resto in attesa di un riscontro e mi riprometto di andare all’Ufficio Ecologia più vicino: nel frattempo ho pensato di comperare altre borracce, una la regalo subito al mio fidanzato, le altre le tengo per il prossimo Natale! Forse questa idea di essere un po’ più ecologica, in fondo, sta iniziando a piacermi.

Valentina Cattelan

(ph di repertorio)

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia