di Andrea Nardello

Fuga di notizie, accozzaglia al governo, fuga dalle zone rosse per la leggerezza di chi ci governa.

Questi i tanti commenti che si leggono nei social.

Ci si potrebbe chiedere cosa c’è di strano in tutto questo. La risposta più logica sarebbe “nulla” se non fosse che alcuni di questi commenti sono scritti da chi si occupa di politica nelle nostre realtà, di chi amministra sapendo di essere alle dipendenze di uno Stato con delle istituzioni che andrebbero rispettate anche se non condivise.

Se poi ci si addentra nel tema, si scopre che guarda caso sono candidati o in parola di diventare tali, per le prossime regionali del nostro Veneto.

In un momento delicato in cui i politici tutti dovrebbero evitare la propaganda, alcuni e già tre sono troppi, perdono l’occasione di tacere. Sono politici che rispondo ai cittadini, che abusano della situazione per voler abbattere l’avversario politico.

Mai come ora c’è chi rimpiange statisti di altri tempi che sono ora rimpiazzati da miseri arrivisti. Di politici che quando va tutto bene si ‘imbrodano’ di lodi, ma che alla prima seria difficoltà evidenziano i loro limiti con la speculazione sulla salute delle persone, sulla precaria stabilità sociale che ci circonda.

Ci sono poi i politici con esperienza, persone che pur sapendo che non condividono la linea politica del governo in carica, mettono da parte l’ascia di guerra e si rimboccano le maniche per trasmettere messaggi e consigli su come agire in una situazione che giorno dopo giorno muta, come il virus che l’ha causata.

Si è vissuta una reazione prevedibile e non auspicabile con la bozza del decreto del Presidente del consiglio che sabato sera ha iniziato a circolare, ma invece di mitigare gli animi, di individuare una strategia che non permettesse ad altre situazioni di sciacallaggio, c’è stato chi ha subito sparato le cannonate contro la contrapposta parte politica, perdendo di vista il fatto che molto probabilmente tutto è partito dal fuoco amico.

Il presidente Zaia, nella conferenza stampa di oggi, ha dato una lezione di stile e di maturità politica a molti dei giovani rampanti che aspirano alla poltrona regionale. L’auspicio, per il bene dei cittadini è che ogni forza politica, sia essa di maggioranza o di opposizione, riveda fin da subito i propri candidati alle prossime regionali.

Indipendentemente da chi vincerà è auspicabile che chi avrà l’onere e l’onore di governare la nostra meravigliosa regione, dovrà avere al suo fianco politici capaci che permettano di affrontare momenti come questi dove la collaborazione deve andare oltre il colore politico di appartenenza, escludendo chi punta a Venezia per arrivare a Roma, così poi alla faccia dei cittadini vivranno sereni.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia