RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Purtroppo ancora una volta, alla vigilia del 25 Aprile, data che dovrebbe accomunarci tutti nel ringraziare chi ha combattuto il nazi fascismo per la nostra libertà, assistiamo a polemiche di cui avremmo volentieri fatto a meno. E certamente ne avrebbe tratto giovamento Valentino Bortoloso, il quale non avrebbe voluto essere messo ancora al centro dell’attenzione e si ritrova suo malgrado coinvolto in queste polemiche. Non voleva pubblicità e l’ha avuta, purtroppo. D’altronde, però, basta un singolo post a certi elementi della nostra destra locale e nazionale per “montare un caso”.

Una cosa la vogliamo dire subito con chiarezza: non accettiamo lezioni  di storia né di comportamento da chi ha nelle sue fila cariche dello Stato che minimizzano il ruolo della polizia nazi fascista o che vanno in radio a cantare Faccetta Nera. Valentino Bortoloso ha pagato il suo conto con la giustizia, che piaccia o no e che si consideri la pena che ha scontato adeguata o meno. Ha combattuto per la Resistenza (e di questo pensiamo dovremmo tutti essergliene grati) e si è macchiato solo in seguito di un grave crimine. Si è poi adoperato in vita successivamente per garantire un percorso di riconciliazione con le famiglie delle vittime. Tale percorso ha portato al patto di concordia civica e crediamo che quel patto vada tutelato sia da chi vuole cogliere ogni occasione per operare una sorta di revisionismo storico sia da chi pensa che dopo oltre 70 anni non si debba fare i conti con gli errori della propria parte politica.

La memoria è una cosa ovviamente personale, ha anche a che vedere con i sentimenti e per questo è difficilmente collettiva. Ma la storia non può essere cambiata a proprio piacimento. E questa dice che chi ha combattuto per la nostra libertà era dalla parte giusta. Chi in queste ore si indigna a corrente alternata dovrebbe chiarirsi le idee su quello. Poi successivamente si può discutere di tutto. Sarebbe ora che la Destra italiana ripensi seriamente al fascismo, a cosa ha comportato per la nostra popolazione, quali tragedie ha provocato, dalle leggi razziali ai campi di concentramento.

Oppure pensano i vari politici di destra intervenuti in queste ore che basti un commento indignato ad un post sui social per ribaltare la visione storica di ciò che è avvenuto in questo Paese? Pensano davvero che un fatto isolato e giustamente condannato dalla giustizia possa essere preso ad esempio per screditare la Resistenza? Chi sono questi politici per intervenire nel merito di una questione che ha visto il riavvicinamento tra lo stesso Bortoloso e la figlia di una vittima illustre di quel fatto?

Basta andare a leggere i commenti sotto al post del consigliere Cioni per rendersi conto dei danni che le loro insinuazioni producono: sporcare l’immagine della resistenza, come se fosse veritiero che tutti i partigiani erano criminali o altro. Certo, c’è stato anche chi ha commesso errori durante quel periodo e subito dopo la guerra, ma quando verrà fatta una analisi lucida da lor signori?

Valentino Bortoloso è uno dei pochi partigiani ancora in vita di quegli anni e crediamo che la umana pietà dovrebbe imporci di non tirare fuori l’argomento per fare la solita polemica di contrapposizione, o come bollino nero perenne nei suoi confronti. Crediamo che gli avvenimenti vadano contestualizzati e inquadrati in un contesto storico senza per questo giustificarli o sminuirli. Crediamo che nessuno voglia assolvere Bortoloso per quell’evento.

Speriamo che il 25 Aprile diventi presto una occasione di festa per tutti, nessuno escluso. A patto che si facciano i conti con la storia per davvero e che si lasci la memoria a chi ne fu coinvolto. La pacificazione non può essere in nessun modo parificazione e contemporaneamente i lutti vanno rispettati, tutti.

Giorgio De Zen

Carlo Cunegato

Consiglieri comunali di Coalizione civica Schio

Il coordinamento politico di Coalizione Civica Schio

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