Riceviamo e pubblichiamo

Schio, trasporto pubblico urbano.  Il gruppo civico Schiocittà capoluogo presenta un’istanza al sindaco  sui bus arancioni: a vent’anni dall’avvio del servizio, procedere con un’analisi costi benefici e’ un atto di doverosa trasparenza amministrativa verso i cittadin

Il nuovo anno che ormai abbiamo dietro l’angolo, porterà agli scledensi un anniversario per certi versi storico. Nel 2019 saranno vent’anni dall’avvio del servizio pubblico di trasporto urbano gestito dalla Conam.
“Un ventennio passato tra alti e bassi, un arco di tempo innegabilmente rilevante per fare un bilancio utile a stabilire se il servizio offerto ai cittadini sia stato davvero utile alla comunità, o se non sia il caso di rimodularlo attraverso forme più coerenti e organiche per il contesto scledense” -spiega Alex Cioni, referente del gruppo civico SchioCittà Capoluogo.
Per avere un quadro più chiaro sul servizio, il gruppo civico ha presentato un’istanza al Sindaco di Schio finalizzata appunto “ad avviare un’analisi tra costi e benefici”. Il gruppo civico precisa di non essere contrario al trasporto pubblico ma che “nemmeno lo si può essere considerare come un totem intoccabile”.
“Scattare una radiografia sul servizio e sui relativi costi che pesano inevitabilmente nelle tasche dei cittadini scledensi, è un’operazione necessaria di trasparenza verso la comunità. Dopo vent’anni sarebbe da irresponsabili dare per scontato un servizio che pare non essere mai decollato veramente. In ogni caso – aggiunge Cioni – attendiamo di ricevere le risposte alle nostre domande, dopo di che faremo le valutazioni del caso, non prima di aver messo a disposizione della città le informazioni in nostro possesso”.

Il gruppo civico Schiocittà capoluogo

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