Lettera ricevuta il primo gennaio da parte della nostra lettrice scledense Silvia Pietribiasi e che pubblichiamo integralmente.
‘Nonostante la difficoltà economica, i positivi, i malati, i morti; nonostante  i tanti appelli da parte di associazioni animaliste e non, Schio sta notte ha avuto i suoi botti di capodanno.
15 interminabili minuti di esplosioni, ben visibili in centro città, in cui ho sofferto fisicamente insieme al mio cagnolino  e il pensiero mi è corso ai cardiopatici, agli oncologici, a coloro e sono molti,che hanno subito un  lutto in questo giorni e che avrebbero avuto bisogno di maggiore rispettoso silenzio. Infine il mio pensiero alla molte bestiole terrorizzate.
Provo DIGUSTO E REPULSIONE FISICA  per tutti coloro che stanotte hanno usato la polvere da sparo.
L’uomo continua a qualificarsi per quello che è: un essere capace di distruggere e depredare il pianeta, l’ambiente, la natura, di  ignorare la sofferenza altrui calpestando i diritti delle categorie più deboli.
Con l’occasione chiedo formalmente al sig. sindaco di Schio di rendere pubblicamente note le motivazioni per cui ha ritenuto -anche – quest’anno di non emanare l’ordinanza in merito e, contestualmente chiedo  di rendere noto l’importo esatto del costo dei fuochi d’artificio sparati  nel giugno  2020 in occasione della festa patronale; somma che propongo di destinare per il  2021 e per gli anni avvenire alle famiglie scledensi in difficoltà e all’acquisto di presidi sanitari per case di riposo e l’Ospedale Alto Vicentino.
Grazie ‘
 
Silvia Pietribiasi

 

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