Papa Francesco racconta il mistero di Maria con le parole della preghiera più amata nella conversazione con don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova originario di Calvene, trasmessa nel programma ‘Ave Maria’ in onda su Tv2000 (canale 28, Sky 146, tivùsat 18, www.tv2000.it) dal 16 ottobre ogni martedì in prima serata. Dall’incontro, dalle parole e dalle risposte del Papa a don Marco è stato realizzato anche il libro ‘Ave Maria’ di Papa Francesco con don Marco edito dalla Rizzoli e dalla Libreria Editrice Vaticana, in uscita in tutto il mondo il 9 ottobre.

“La Madonna – ha detto il Papa – è una ragazza normale, è una ragazza di oggi, una ragazza non posso dire di città perché lei non era nella città, ma in un paesino, normale, educata normalmente, aperta a sposarsi, a fare una famiglia”. E ancora: “C’è una cosa della Madonna che immagino – ha proseguito il Papa – amava le scritture, conosceva le scritture, una ragazza che aveva fatto la catechesi ma dal cuore”. “Qualsiasi donna di questo mondo – ha affermato Francesco – può dire ‘ma io posso imitare Maria’, perché è normale. Anche il suo matrimonio verginale, casto, è stato un matrimonio normale: lavoro, fare le spese, fare le cose della casa, educare il figlio, aiutare il marito”.

Il programma, nato dalla collaborazione tra il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e Tv2000 come avvenuto lo scorso anno per ‘Padre Nostro’, è strutturato in undici puntate, nel corso delle quali don Marco incontra noti personaggi laici del mondo della cultura e dello spettacolo: Sonia Bergamasco, Michelle Hunziker, Cristiana Capotondi, Carla Signoris, Cristina Parodi, Cristina Comencini, Letizia Moratti, Luisa Muraro, Noa e Federica Angeli. All’interno di ciascuna puntata viene raccontato un aspetto della maternità attraverso storie di madri (quella di don Marco nella prima puntata del 16 ottobre), figli, mariti, religiose e artisti. Ogni puntata è aperta dalle parole del Papa; l’intervista integrale di don Marco a Francesco verrà trasmessa domenica 23 dicembre in prima serata: la proiezione sarà seguita in diretta nella chiesa “natia” di don Marco, a Calvene.

“A casa nostra, Maria è il dodicesimo giocatore in campo, il valore aggiunto del nostro faticare – racconta nel suo sito www.sullastradadiemmaus.it don Marco -; non c’è sera nella quale si spenga la luce senza avere detto la litania di chi nasce con l’accento vicentino: «Madonna di Monte Berico, prega per noi (peccatori)». A Gesù ci sono arrivato tramite Maria: prima ho conosciuto la Madre, poi m’innamorai pazzamente del Figlio. Negli anni pensavo di essere andato fuori strada innamorandomi prima di Lei che di Lui. Il santo di casa nostra, quel Giovanni Bosco tanto amato dalla nonna, m’incoraggiò: «È quasi impossibile andare a Gesù se non ci si va per mezzo di Maria» diceva. Più nessun dubbio: qualora sbagliassi strada, sono in ottima compagnia. Non ero ancora ferrato negli studi di teologia, ma capii – unendo quelle poche scorribande di teologia casalinga e artigianale – che Dio spiana il terreno con anni, decenni d’anticipo: poi, quando arriva, Gli basta un colpo solo ed è fatta. A Nazareth, quella volta, esplose un mortaio, giusto in faccia al Demonio, porco-di-gelosia: «Rallegrati, piena di grazia» (Lc 1,28). A Betlemme, nove mesi dopo, Dio s’inginocchiò per terra: s’affacciò al mondo il Cristo, ch’era sceso per le scale del grembo di Maria. Satana, furioso, impazzì di rabbia”.

“La santità di Maria – ha aggiunto Papa Francesco – è facile dirla; non capirla ma dirla. È la pienezza dello Spirito Santo in sé. È lo Spirito Santo che la riempì, lei è conseguente con quello”.

Il Pontefice interviene anche sul concetto della “classe media della santità”. “Non è mia. L’ho rubata a uno scrittore francese, Joseph Malègue. È lui che ha osato dire: ‘Lo scandalo e la difficoltà non è capire se Dio esiste, ma capire che Dio si è fatto Cristo’. Questo è lo scandalo. E la Madonna è lì al centro dello scandalo. La santità è al centro di questo scandalo. Tu non puoi capire la santità senza capire questo scandalo: che Dio si è fatto Cristo, cioè unto, uomo come noi”.“Maria”, ha sottolineato ancora il Papa, “era inquieta. E non si può capire la santità senza inquietudine”.

“Con Padre Nostro – ha raccontato don Marco Pozza – ci siamo accorti d’aver offerto non solo un programma televisivo, ma anche una proposta di catechesi, che tante persone hanno usato nei mesi a seguire. Ave Maria è nata spontanea, quasi un naturale seguito della prima tappa. Più che un tributo a Maria, volevamo provare a scrollare di dosso a questa bellissima preghiera la crosta dell’abitudine, il rischio della ripetizione. Averlo costruito in compagnia di tantissime donne, femminilità e maternità sono divenute la grammatica-base del racconto. Papa Francesco, capace di narrare i misteri di Dio con la semplicità dei bambini, con la sua presenza ha arricchito di fantasia e di spiritualità questo grande viaggio fatto sotto il segno di Maria. Non posso che essere grato al buon Dio della sua infinita generosità verso di noi”. Ospite speciale della prima puntata il 16 ottobre è la mamma di don Marco, Ivette Cappozzo, intervistata nel “santuario di famiglia” di Monte Berico. Appuntamento dal 16 ottobre al 23 dicembre ogni martedì (eccetto l’ultima puntata che sarà di domenica) su Tv2000, ore 21.

Sandro Pozza
(ph Osservatore Romano – Tv2000)

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