La chiesa Arcipretale di San Michele Arcangelo di Chiuppano ha  faticato stamattina a contenere la folla accorsa per l’ultimo saluto a don Claudio Gioppo, l’81enne sacerdote residente in paese, scomparso improvvisamente mercoledì scorso a San Martino di Lupari.

Già alle 9.30, mezz’ora prima dell’inizio della liturgia esequiale, era impossibile trovare un posto libero: circa un migliaio i partecipanti presenti ai solenni funerali presieduti dal vicario generale di Padova, don Giuliano Zatti, in rappresentanza del vescovo Cipolla impegnato nella visita pastorale ad Albignasego.

A concelebrare con lui, il parroco don Loris Gasparella, il vicario foraneo del vicariato di Caltrano don Romeo Presa ed oltre cinquanta sacerdoti soprattutto delle parrocchie dove don Gioppo ha dato una mano in questi ultimi dieci anni da quando, nel 2008, è stato incardinato nella diocesi di Padova: Calvene, Monte Di Calvene, Mortisa, Covalo, Lugo, Fara, Grumolo, Zugliano, Santo e Rozzampia di Thiene.

Presenti tra la folla il luogotenente della caserma di Chiuppano Domenico Scalise, il sindaco di Chiuppano Giuseppe Panozzo e i colleghi di Calvene, Lugo, Carrè e Thiene assieme a tanti loro assessori e consiglieri; impossibile contare i rappresentanti delle associazioni d’arma, gli ufficiali dei paracadutisti e dell’Esercito, gli alpini e i rappresentanti di zona con labari e gagliardetti.

Don Gasparella, all’inizio della celebrazione, ha messo in rilievo il profilo umano di Don Claudio, persona cordiale, alla mano e di facile relazione. Il suo carattere battagliero andava di pari passo con una semplicità bella e disarmante, con una grande e discreta generosità, con la piena disponibilità al servizio pastorale e una grande passione per il territorio locale. Lo caratterizzavano la cordialità, l’autencità e l’immancabile sigaretta e davvero apprezzabili risultavano il suo modo di celebrare l’Eucaristia e di spezzare la Parola oltre che la fraternità con i preti. Negli ultimi tempi lo si era visto più affaticato, dopo una vita spesa tra terra, cielo e mare al servizio dei giovani e, infine, delle

comunità cristiane.

Don Zatti, nell’omelia, invece, ha pennellato i tre momenti della vita sacerdotale di don Gioppo: la parentesi salesiana, la parentesi militare ed, infine, la parentesi nella chiesa diocesana. Ad accomunare queste tre parentesi la parola cuore, quasi presa in prestito al grande maestro san Giovanni Bosco: “L’educazione è questione di

cuore”. Particolarmente toccante il passaggio del vicario generale quando ha ringraziato don Claudio perché “complici delle tue esequie oggi sembra quasi che cielo, terra e mare si tocchino”.

Il suono del “silenzio” a conclusione della celebrazione ha messo il sigillo su una vita, quella di don Claudio, completamente spesa per gli altri, tra terra, mare e cielo rappresentato sulla facciata della chiesa da un grande paracadute militare. Sembrava, allora, sentire risuonare nel sagrato le note del canto sentito pocanzi in chiesa: “Quando la tempesta arriverà volerò più in alto insieme a te, nelle avversità sarai con me ed io saprò che tu sei il mio Re”.

Sandro Pozza

foto di Freddini Casciano

 

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