Marco Zorzi si dimette e dice ‘addio’ al suo ruolo di capogruppo consigliare a Cogollo del Cengio. La delusione di avere perso la seconda volta, con 917 voti contro 1.129, ma anche la presa di coscienza che i suoi toni bassi ed educati non sono stati sufficientemente apprezzati.

Oltre a questo, anni di offese alle spalle, “di cattiverie pesanti che non hanno a che fare con la politica, ma che mirano agli affetti personali”. Quegli attacchi difficili da comprendere, messi in atto da chi non sa combattere ‘alla pari’ e per fare del male, deve andare a colpire sul personale. “Io ho le spalle grosse, ma non è giusto che ci siano persone che si permettono di ferire i miei cari”.

Dopo la seconda sconfitta contro il sindaco Piergildo Capovilla ha deciso di fare un passo pesante, di quelli che tolgono il sonno visto l’impegno messo per anni.

Ma com’è nel suo stile, sobrio, profondo e istituzionale, Zorzi ha preso atto di non essere stato apprezzato e ha deciso di dedicarsi ad altro.

“Ho maturato convintamente l’idea di fare un passo indietro e ho quindi rassegnato le dimissioni da Consigliere – ha spiegato con emozione – Farlo mi costa tanto al punto che non ho parole per descriverlo, posso però descrivere senza glorie e senza incensi quello che è stato il mio impegno per Cogollo”.

15 anni dedicati alla politica del suo Comune, come consigliere e come assessore. Anni spesi ad informarsi, a dedicarsi al prossimo, a rappresentare quella parte della cittadina che gli ha sempre dimostrato profondo apprezzamento.

“Ho visto rifiorire una sagra paesana, ho riportato colore ad un carnevale praticamente decaduto con tanti carri e gruppi festosi, ho inaugurato una biblioteca moderna che abbiamo riempito di libri e di piccoli grandi eventi – ha sottolineato con orgoglio – Mi ricordo Margherita Hack davanti a un palazzetto gremito sicuramente fuori ogni misura, mi guardò sorridendo e col suo accento toscanaccio mi disse “la politica dovrebbe averne tanti di assessore giovincelli come lei… e poi con quel ciuffetto lì!!” E ricordo molto altro, fino all’impegno per la rassegna di poesie e racconti con presenze da tutta Italia e un volume pubblicato, per finire con il nostro trenino che è tornato a fischiare ancora una volta in una lunga rassegna che ha visto oltre 7mila presenze a Cogollo e oltre 800 libri venduti con necessità di ristampa”.

Se le elezioni fossero andate diversamente, se Zorzi avesse avuto la conferma a sindaco, non ha problemi ad ammettere che sarebbe andato avanti a dedicare gran parte del suo tempo alla politica. Una politica di centro sinistra, fatta di approfondimenti e pochi slogan, di contatto con la gente e rivalutazione della cultura. Come dimenticare la due gironi a favore del territorio, che ha visto fior fiore di esponenti della politica locale alternarsi in workshop sul territorio e sul palco del teatro per spiegare i progetti per un futuro migliore.

“Io non avrei concluso probabilmente alcunché se non avessimo intrecciato tanti destini per una causa comune ed io ho presente ogni singolo momento, ogni singolo volto – ha sottolineato –  L’impegno c’è anche quando si fa opposizione: con meno onori e con poca possibilità di incidere concretamente nei processi decisionali. Ma che fatica. Che peccato non essere stati mai ascoltati. Che peccato aver lasciato che morisse un Comitato che avevo creato con l’aiuto di molti per sostenere il Centenario della Grande Guerra. Vigilare, tutelare gli interessi di tutti e trovare nuove forme di partecipazione”.

Zorzi ha ripercorso la nascita dell’Associazione Culturale nel 2015, con cortometraggi, serate informative, le collaborazioni di ESU per l’inaugurazione del vecchio sentiero del Costo. Tante attività, svolte sempre con lo scopo di “migliorare la sua Cogollo”.

Alla fine però, al secondo scontro che lo ha visto relegato al ruolo di oppositore, Zorzi ha deciso di dire ‘basta’.

“Ho perso. E perde l’uomo non l’idea. Ho perso io e non quel gruppo di ragazzi e ragazze che con me sono cresciuti – ha evidenziato – A loro ho voluto oggi cedere il passo, perché è giusto possano vedere più in là, coi loro occhi e toccare con mano, fare esperienza, ponderare. Creare nuove prospettive. Io ci ho provato, qualcosa spero di aver seminato. Scelgo di essere il loro supporto, dietro le quinte di una ribalta impegnativa. Ci sarò sempre. Non ho rimpianti e sono certamente tranquillo. Ho sempre lavorato con onestà e rispetto: mi levo un peso dal cuore, a bocce ferme, se dico che non tutti a Cogollo possono dire altrettanto. Se ho criticato, l’ho fatto sui temi e sull’operato amministrativo: sfido a trovare una mia dichiarazione, un mio scritto, un qualcosa che offenda la persona. Per contro, e tanti di voi che mi hanno scritto o telefonato lo sanno, ho dovuto patire le offese più assurde e irripetibili che possiate immaginare e che non avrei riguardi a scrivere se questo non facesse soffrire ancora la mia famiglia: il problema non è che le abbiano rivolte a me, ma che abbiano violato l’intimità dei miei affetti e le persone a me care, gente non preparata a tali cattiverie.

Persone meschine che per qualche voto non hanno lesinato il peggio: a voi dico che non avrete neanche il mio rancore, sono già andato oltre. Ora guardo al bello, al bene, ai sorrisi sinceri. Ho tante idee in testa e voglia di fare”.

Zorzi passa quindi la palla ai neo consiglieri Alberta Dal Castello, Marco Dal Santo, Stefano Dall’Osto e Andrea Zorzan, a cui augura buon lavoro.

di Redazione Altovicentinonline

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