Gli uffici del ministero delle Imprese e del Made in Italy sono al lavoro per ‘ricomparire’ la Rai sulle tv di quelle zone del Veneto dove attualmente non si vede nulla.
Gli uffici del Mimit, infatti, hanno “intrapreso azioni concrete per affrontare la carenza di ricezione” lamentata ormai da oltre nove mesi nelle zone pedemontana veneta e trevigiana. In particolare, il ministero ha inviato alla Rai “una serie di soluzioni individuate dagli ispettori locali finalizzate a garantire l’accesso al servizio pubblico radiotelevisivo su tutto il territorio”, ha spiegato oggi in commissione alla Camera il sottosegretario Fausta Bergamotto in risposta all’ennesimo pressing della Lega. In particolare, lo scorso 26 febbraio, in un’audizione della Rai al ministero, l’azienda di viale Mazzini ha esposto uno piano per “attenuare le difficoltà di ricezione su alcune zone del Veneto“. Tra queste, il potenziamento del trasmettitore sul Monte Venda per le aree di trasmissione verso nord est e nord ovest, e il potenziamento degli impianti a quote medio basse sul margine delle Prealpi con irradiazione verso sud. E’ prevista anche l’attivazione di “Gap filler opportunamente ubicati in aree attualmente non perfettamente servite dall’attuale configurazione della rete”. Poi ci sarà il passggio di una rete al Dvbt2 entro settembre 2024. Bergamotto ha ricordato che, in virtù del contratto di servizio, la Rai è tenuta alla “copertura integrale deella popolazione” via etere, cavo e satellite, quindi per le zone non coperte dal digitale terrestre viene usata piattaforma gratuita tvsat “anche fornendo smart card senza costi aggiuntivi per utenti che ne facciano richiesta”. Infine, anche gli enti possono chiedere l’autorizzazione ad attivare ripetitori per far arrivare il segnale tv dove non c’è.
Il Mimit, insomma, è impegnato per “un accesso equo al servizio pubblico televisivo su tutto il territorio continuando a monitorare la situazione per assicurare il pieno rispetto degli obblighi contrattuali della Rai e la soddisfazione dei cittadini nella zona interessata” dal problema, ha concluso Bergamotto. “La Lega continua il lavoro per riattivare il segnale Rai nella Pedemontana Veneta, ormai assente da troppi mesi. Ora, grazie alle nostre richieste, c’è l’impegno del Governo per il potenziamento di un importante trasmettitore sul Monte Venda e degli impianti collocati a quote medio basse sul margine delle Prealpi, con l’aiuto di micro trasmettitori e il passaggio di una rete al Dvbt2 entro settembre. Importanti interventi che porranno fine al problema della mancanza di segnale. I veneti hanno diritto a un servizio pubblico efficiente su tutto il loro territorio”, ha commentato il deputato trevigiano della Lega Gianangelo Bof, firmatario dell’interrogazione sul problema al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

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