Il programma 2021 a favore delle famiglie fragili della Regione Veneto vale a Thiene 178.434 euro. La somma servirà per chi sta subendo un disagio sociale e saranno amministrati dall’assessorato competente, che ha già messo in bilancio quest’anno, tutto quello che si poteva per aiutare famiglie bisognose. Da quanto trapela, si tratterebbe dell’unico comune dell’Altovicentino ad incassare la somma, insieme ad altri paesi della provincia di Vicenza e di altre realtà venete.

A chi verranno destinati i fondi

“Sostenere la fragilità è una delle azioni più qualificanti dell’intera attività regionale sul fronte del sociale. In questo caso si tratta di famiglie che, per precise caratteristiche di difficoltà, non ce la farebbero a tirare avanti con le sole loro forze ed un aiuto può fare la differenza”, afferma l’assessore regionale al Sociale, Manuela Lanzarin, spiegando che i contributi si rivolgono a “famiglie con figli minori rimasti orfani di uno o entrambi i genitori; a famiglie monoparentali e genitori separati o divorziati in situazioni di difficoltà economica; a famiglie con parti trigemellari e famiglie con numero di figli pari o superiori a quattro”.

Le risorse regionali vengono assegnate agli ambiti territoriali sociali e Thiene si è già distinta per l’attenzione al Sociale, che è sempre stato la priorità dell’amministrazione Casarotto, che, si ricorda, dona il 20% di tutti gli amministratori (sindaco e giunta) per il settore.

L’assessorato al Sociale di Thiene ha inoltre dato una svolta di qualità con l’arrivo di Anna Maria Savio, che ha voluto riportare in alto quel sociale, che dopo l’ex amministratore Roberta Manzardo era come se si fosse fossilizzato.

Anna Maria Savio ha preso le redini in mano poco prima dell’emergenza Covid 19 e con audacia, nonostante fosse al suo primo mandato, ha iniziato dall’ascolto degli ‘ultimi’, recandosi personalmente nelle case delle famiglie,  dove spesso, per una questione di pudore, si fa fatica a chiedere aiuto. L’assessore ha anche rivolto molta attenzione agli anziani, alle donne vittime di violenza e  alle famiglie numerose. Anche se lei non ne vuole parlare, c’è chi dice in giro che sia nata da poco una bimba che è stata chiamata come lei, proprio perchè venuta alla luce in un momento di grande difficoltà di mamma e papà. Pare che  alla famiglia, in piena emergenza covid, mancassero perfino i soldi per l’acquisto di una culla. L’assessore Savio è stata molto vicina a questi coniugi inizialmente scoraggiati, che in lei hanno trovato una sorta di madrina. Da qui, il ‘dono’ di chiamare la neonata Anna Maria.

di redazione AltovicentinOnline

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