Un fiume in piena di idee compresse dall’umiltà, dall’onestà nei confronti dei maranesi ai quali non si sente di promettere quello che non si può mantenere in un periodo storico delicato come quello attuale, ma soprattutto dal realismo che la contraddistingue da sempre. Vanna Dalla Vecchia, 64 anni, candidata a sindaco con la lista  Noi di Marano è la principale sfidante dell’uscente Marco Guzzonato, che al momento è dato per favorito dai sondaggi. Ma l’agguerrita fotografa non demorde e l’altra sera, si è presentata al paese di Marano con un programma, che punta soprattutto sulla risoluzione di quello che sostiene essere il peggior biglietto da visita per una realtà di 9mila abitanti, che avrebbe bisogno di essere ‘rigenerato’.

Marciapiedi rotti e inaccessibili, rotonde con l’erba secca ed una piazza che non è più attrattiva come un tempo, quando ‘a Marano si veniva anche da altri paesi dell’Altovicentino perchè era vivace’.

Cosa accade a Marano dal punto di vista del decoro urbano?

Provi ad entrare in paese, basta già la prima rotonda per comprendere l’incuria delle aree verdi. Pensi a quella con i due macchinari che sono il simbolo di Marano, almeno quel punto potrebbe avere più attenzione da parte dell’amministrazione comunale che sa solo rispondere che ‘non ci sono soldi’. Quando vengo nella vicina Thiene vedo le rotonde curatissime e sempre vestite a festa, è possibile che a pochi chilometri lo scenario sia diverso? Anche la piazza principale del paese è ridotta male ed io li ascolto i cittadini, la mattina io prima di andare a lavorare sono in mezzo alla gente per fare passeggiare il cane. Li vedo con i miei occhi i marciapiedi che oltre ad essere rotti, sono inaccessibili. Lo stesso Municipio è inaccessibile.

Vuole dire che una persona in carrozzina non può entrare?

Assolutamente no, deve entrare da dietro e non lo trovo giusto. Un’amministrazione che si vanta di fare il bene dei più fragile deve capire che su certi temi non ci sono compromessi e in materia di barriere architettoniche i fondi ci sono sempre, arrivano dalla Regione e dall’Europa. Basta avere idee chiare e progetti. E’ una questione di attenzione ed io intendo mettercela se diventerò sindaco. Nella mia lista c’è un ragazzo, che si sta impegnando molto, è in carrozzina in seguito ad un incidente e conto di avvalermi della sua collaborazione per rendere Marano accessibile a tutti. Soprattutto agli anziani, che meritano un impegno maggiore per la vita che hanno dedicato ad un paese che non può essere presente, a livello istituzionale, solo in occasione delle feste dei 100 anni. Ai nostri pensionati dobbiamo pensare sempre, mettendo in campo strategie che non li facciano sentire soli. Hanno già dimostrato resilienza durante il Covid, abbiamo il dovere di dedicarci all’organizzazione di eventi, che li portino a vivere di più tra la gente e non chiusi in casa. Dobbiamo pensare a questa grossa fetta di popolazione maranese, che potrebbe avere ancora tanto da dare se stimolata nel modo giusto.

Torniamo alla piazza del paese, cosa farebbe lei per renderla migliore e attrattiva?

Ripeto che non mi va di fare promesse che non si possono mantenere, ma si parla di Pnrr e non possiamo perdere un treno che non passerà più. La piazza va rimodernata e resa vivace. Anche in questo caso, credo che si debba pensare ad eventi di spessore, che inducano i giovani a restare in paese e non lasciarlo per cercare alternative a Vicenza a Padova. Ne guadagnano le nostre attività del centro, ma soprattutto pensiamo a quei genitori che stanno con il cuore in gola perchè i loro ragazzi si mettono in auto per trovare luoghi in cui svagarsi dopo una settimana di studio. La piazza deve tornare ad essere quell’attrazione, che mi richiamava quando vivevo a Piovene e ogni occasione era buona per venire a Marano perchè era davvero bello passeggiarci, fare shopping, prendere l’aperitivo e mangiare una pizza.

A chi va data attenzione anche?

Ai nostri amici a 4 zampe. Bisogna lavorare culturalmente per diffondere amore e rispetto per gli animali, bisogna anche fare capire ai posessori di cani che le regole vanno rispettate e le deiezioni raccolte puntualmente. In paese sanno quanto io ci tenga a questa civiltà.

Mi parli della sua squadra…

Ne vado orgogliosa. Siamo un bel gruppo di persone motivate nel metterci a disposizione della comunità che amiamo. Abbiamo ragazzi competenti e stimolati come Alex Pietrabisi, di cui le ho parlato prima, ma c’è anche Emanuele Sartori, che ha fatto diverse esperienze amministrative ed ha voglia di fare. Non siamo degli inesperti perchè tre del gruppo hanno già fatto i consiglieri come me e non è stato facile.

In che senso?

Beh, ho fatto un’opposizione molto fitta di interrogazioni, non è stato semplice per la mancanza di risposte che ho ricevuto in questi anni da chi ha portato le cose in consiglio comunale senza mai coinvolgerci. Anche durante il Covid, quando si sarebbero dovuti abbassare i conflitti e le bandiere politiche abbiamo trovato amministratori che ci hanno escluso a priori, nonostante la nostra voglia di collaborare.

Mi dica un pregio ed un difetto del sindaco Marco Guzzonato…

Marco e io abbiamo fatto tante cose insieme in passato e lui ci sa veramente fare con i giovani. Gli contesto e credo sia un grosso difetto per un primo cittadino, quell’assenza di spirito di imprenditorialità, che serve ad un buon amministratore per fare bene, mettersi in gioco e fare cresce il proprio paese.

Cosa potrebbe portare il suo essere donna a Marano, se dovesse essere eletta?

Sono una mamma, una nonna, aiuto mio marito nella nostra attività. Diciamocela tutta, noi donne oltre ad essere più empatiche, siamo in grado di fare tantissime cose insieme. Siamo inoltre più attente e sappiamo fare da collante in un gruppo di lavoro, che deve essere sempre unito e solido per farne una squadra vincente.

N.B.

 

 

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