La questione-sicurezza è da sempre uno dei cardini sui cui si muovono le campagne elettorali. Ma quanto sta accadendo a Schio in questi giorni va un po’ oltre. Perché chiama in causa l’efficienza, la qualità stessa del lavoro quotidiano del Consorzio Polizia Locale dell’Alto Vicentino. A lanciare il sasso

è stato Valter Orsi, candidato della Civica di centrodestra “Noi cittadini”. “La Polizia Locale Alto Vicentino – ha detto ieri Orsi a Thiene on line – deve essere riorganizzata sia dal punto di vista tecnico che politico. Voglio che a Schio la Polizia Locale diventi efficiente come quella di Thiene e prometto che, anche grazie alla sua riorganizzazione, in città torneranno sicurezza, ordine, pulizia e decoro”. E ha anche indicato un punto di riferimento, un modello da seguire, da imitare: quello di Thiene e del suo comandante, Giovanni Scarpellini: “Schio ha sofferto del sollevamento dall’incarico di ben due comandanti e le motivazioni sono ancora da chiarire – ha detto ancora Orsi -. Ora al vertice c’è Carlo Bettanin, che non è mai stato un Vigile e proviene dalla Comunità Montana, a differenza di Scarpellini che si è fatto la gavetta sulla strada. Io trovo che l’esperienza diretta sul campo del comandante sia fondamentale per garantire al corpo di Polizia una coordinazione efficiente ed efficace”.

Ma cosa ne pensano sull’argomento gli altri candidati? Sono polemiche elettorali o sotto sotto il problema è concreto? Bisogna rifondare da zero il Consorzio o c’è qualcosa da salvare? “Il Consorzio ha tutti i titoli per funzionare bene – commenta Alessandro Gori, candidato per la Lega Nord e altre liste civiche -, il vero problema è nel contenzioso che da tempo è nato tra dirigenza e dipendenti. Continue vertenze sindacali, peraltro per pochi euro, secondo me evitabili. E questo nervosismo, questa conflittualità produce alla lunga effetti negativi. Quindi rispondo sì, bisogna cambiare. Ma partendo dalla testa. L’attuale comandante, Carlo Bettanin, fa quel che può. Ma serve altro, serve serietà e continuità nel risolvere i problemi interni del Consorzio, senza più atteggiamenti arroganti. Le potenzialità ci sono. E non ritengo sia necessario fare rivoluzioni”.

Per Marco Vantin, che corre come sindaco sotto le insegne del Movimento 5 Stelle, il problema non è così grave: “Come sempre basterebbe un po’ di buon senso per risolvere i problemi – spiega -. La situazione del Consorzio non è drammatica, basterebbe solo maggiore dialogo tra le parti. Non rivoluzioni. Ma sarebbe bene evitare anche le critiche fini a sé stesse. Che poi magari si accusa la Polizia Locale di non raggiungere determinati risultati e poi scopri invece che è colpa delle leggi nazionali, della mancanza della certezza della pena, con la legge che offre mille scappatoie”.

“Compatibilmente con le risorse, come prima cosa ripristinerei il servizio di pattugliamento h24, soprattutto nel weekend, dal venerdì sera a tutta la domenica – propone invece Marco Tolettini (Forza Italia) -. Nello specifico del Consorzio, non mi piace parlare prima di aver visto con i miei occhi la situazione. Situazione che peraltro non riguarda soltanto Schio, ma una serie di Comuni. Di certo però snellirei la governance: non un consiglio di amministrazione, ma un amministratore unico di riferimento. Gli avvicendamenti che si sono susseguiti finora non sono stati fisiologici, ma patologici. C’è un problema, va risolto. Scarpellini? Lo conosco e lo stimo, è un comandante in gamba”.

Dario Tomasi (centrosinistra) ha le idee chiare: “La Polizia locale di Schio ha una sua storia importante, solo negli ultimi anni ci sono stati dei problemi che a mio avviso si possono risolvere con tre semplici mosse. La prima: c’è bisogno di una nuova figura direttiva. Qualcuno che dia non solo un comando, ma che sappia dare un’impronta al lavoro di un gruppo. C’è bisogno di condivisione di obiettivi. Secondo punto: liberare il personale da una serie di incombenze burocratiche che altri uffici possono tranquillamente svolgere. Terzo: ricostruire il rapporto tra vigile e cittadino, tra vigile e commerciante. Reinventare nuove funzioni che tengano conto dei tempi. Per fare un esempio, i nonni-vigile sono utilissimi. Ma un agente della polizia locale all’uscita delle scuole medie sarebbe, a mio avviso, un importante riferimento. Perché il vigile potrebbe diventare la figura portatrice di regole. E il rispetto delle regole è la prima forma di solidarietà”.

di redazione Thiene on line

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