‘La prima priorità per Schio è il lavoro e la seconda è ancora il lavoro. E quindi, i 10milioni di euro l’anno che vengono assegnati per le commesse comunali devono andare alle piccole e medie imprese locali’. Lo dichiara senza mezzi termini la lista civica ‘Uniti per Schio’ che sostiene la candidatura a primo cittadino del leghista Alessandro Gori ed elenca una serie di provvedimenti da mettere in cantiere non appena la poltrona sarà acquisita e le decisioni saranno in mano al suo gruppo. ‘Appalti a chilometri zero e zero chiacchiere – spiega Enrico Bandolin di Ups (Uniti per Schio) – che significa in concreto aiutare le piccole e medie aziende locali, imprese e artigiani, a concorrere all’assegnazione degli appalti delle commesse comunali. Sarà una nuova politica di assegnazione degli appalti, trasparente, pragmatica, concreta, che dovrà coinvolgere tutte le voci di spesa dell’Amministrazione Comunale, comprese le società partecipate che spesso ignorano le forniture proposte dalle ditte locali, evitando di applicare il principio previsto dal codice degli appalti’.

 

E per Ups questo significa anche costruire una rete di assistenza burocratica che aiuti le aziende locali a compilare le carte per partecipare alle gare d’appalto proponendo le sue forniture.

La lista che appoggia Gori ha idee precise sul ruolo della prossima amministrazione comunale che, se riguarderà il suo gruppo in prima persona, avrà priorità precise. ‘Ascolto, rispetto e attenzione nei confronti di chi tiene in piedi l’economia creando e distribuendo le ricchezze – sottolinea Bandolin – che significa smetterla di comunicare alle categorie decisioni già prese facendo finta di coinvolgerle come è successo fino adesso. Serve una politica concreta che coinvolga i giovani nei lavori di supporto ai servizi comunali e li paghi con il sistema delle 150 ore, come si usa nelle università’.

Una politica che taglia gli stipendi ai dirigenti permettendo di tenere aperta la biblioteca almeno 15 ore al giorno domenica inclusa. Una gestione che attui una spending review sulle consulenze, sui progetti obiettivo troppo remunerati, sugli immobili inutilizzati per abbassare le tasse sulla prima casa e sui capannoni nei quali l’impresa esercita, sulle case vecchie da recuperare, abbassare le rette degli anziani e le rette degli asili e dare un contributo per il pagamento delle tasse universitarie dei giovani studenti in difficoltà economica. ‘La nostra sarà una politica concreta che risponde al cittadino velocemente – dichiara Bandolin per Ups – e che riavvicina Schio alla politica che conta. Nostra priorità è anche progettare una nuova Schio rivalutando la sua operosità, generosità, le sue tradizioni e la sua storia. Risveglieremo la città dal buonismo assistenziale in cui è stata cacciata da una falsa concezione della solidarietà che emargina coloro che meritano veramente aiuto e saremo solidali con chi lo merita ma severi con i nomadi e con quei clandestini che si sentono portatori di diritti e mai di doveri’.

E intanto oggi a Schio, è previsto l’arrivo di Matteo Salvini, a sostegno della candidatura di Alessandro Gori, che ambisce alla poltrona di primo cittadino. ‘Sono sereno – dichiara il leghista – in tutte le interviste lette in questi giorni, leggo che ogni candidato è convinto di andare al ballottaggio. Beh, io preferisco mantenere i toni bassi, ma non per mancanza di fiducia. Solo perchè non mi piace essere presuntuoso. Sono sicuro che ci saranno dei colpi di scena e non è tutto così deciso come qualcuno pensa’.

 

Anna Bianchini

 

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