“Michelusi non mi sta antipatico ma si è formato in un gruppo amministrativo di rinunciatari e per fare il sindaco bisogna avere intraprendenza e preparazione a tutto tondo, non basta essere stato assessore”.

Daniele Apolloni scalda i motori della campagna elettorale thienese per le amministrative del 2022 e, se fino ad oggi si era respirata un’aria quasi goliardica, da vin brulè e cantucci, ora l’ex parlamentare passa al contrattacco.

E non le risparmia a quell’unico antagonista destinato a dargli filo da torcere. Di programmi ancora non se ne parla, per il momento i thienesi devono accontentarsi di frecciatine e sgomitate.

“Giampi Michelusi è quello che, a torto o a ragione, in molti considerano il mio avversario più insidioso – ha spiegato Apolloni – Non mi è ostico, in questi anni ha portato avanti il suo assessorato e ha lavorato come è suo dovere. Il problema però è un altro: aver fatto l’assessore non significa essere in grado di fare il sindaco. Il primo cittadino, proprio per il suo essere il capo, deve possedere una conoscenza globale e non esclusivamente di un settore dell’amministrazione. Deve possedere una visione che va oltre il singolo assessorato. Deve essere non un accentratore, ma un coordinatore”.

Secondo l’ex parlamentare, formatosi in seno alla vecchia Lega, chi si candida a primo cittadino deve avere ampia esperienza, ma anche conoscenze che spazino fuori dal Comune, per essere in grado di avere polso nelle partecipate, o negli enti provinciali e regionali. Apolloni, che nei giorni scorsi aveva lamentato la mancanza di Thiene in seno al consiglio provinciale di Vicenza, tanto da arrivare a chiedere che la città uscisse dall’ente provinciale, rinfaccia proprio questo a Giampi Michelusi: “Thiene si è indebolita, non ha rappresentanti in nessun posto e ha perfino rotto con Schio che invece è più forte”.

Secondo Apolloni Thiene è isolata e non in grado di farsi valere quando, dall’alto, ci saranno da gestire i tanti soldi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): “Il sindaco Casarotto e i suoi assessori, proprio per questo loro isolamento esterno, hanno portato Thiene fuori dalla Provincia. Questo significa che quando ci sarà da discutere in Consiglio Provinciale il PNRR che coinvolgerà anche la Provincia di Vicenza e di conseguenza Thiene, nessun Thienese ci tutelerà”.

E nonostante il presidente di Ava sia Giovanni Cattelan, fortemente voluto proprio da Giovanni Casarotto, secondo Apolloni Thiene è debole anche lì: “La mancanza di amicizie in Ava, (Alto Vicentino Ambiente) ha portato Casarotto a subire la rottura con Schio. Così invece di avere il 60% dei voti del Consiglio Ava, Schio ha nominato un suo uomo mettendo Thiene in minoranza”.

Apolloni contesta anche la fusione tra Avs e Acque Vicentine che, unitesi in Viacqua, oggi danno vita alla grande partecipata provinciale che gestisce il ciclo idrico: “Con i nostri soldi stiamo costruendo l’acquedotto di Dueville e rattoppando i numerosi buchi di quello di Vicenza”.

Per Apolloni l’appoggio da sinistra è un errore: “Michelusi si presenta con una lista carica di nomi provenienti alla sinistra, schieramento che con una Regione leghista, una Provincia simile e un prossimo governo nazionale pienamente di destra, avrà grosse difficoltà ad ottenere quei via libera e quei finanziamenti che occorrono a Thiene per rilanciarsi. E’ necessario possedere oltre a una conoscenza globale dei problemi e non solo comunale, un’idea politica che permetta di dialogare con chi detiene i cordoni della borsa”.

‘Non rispondo agli attacchi via web, sono un assessore e mi piace la comunicazione istituzionale. Non la giungla di facebook’

 

Non ha risposto alle provocazioni Giampi Michelusi, il quale oltre ad essere un assessore allo Sport ha in carico una serie di deleghe che spaziano in vari ambiti della vita amministrativa, come l’aeroporto, l’innovazione tecnologica, le partecipate e i rapporti con le associazioni di categorie economiche.

Di lui, l’attuale sindaco Casarotto, nell’ultima intervista rilasciata ad Altovicentinonline, ha elogiato la capacità di saper partecipare alle decisioni di giunta anche quando c’era da andare oltre le sue deleghe.

Michelusi ha preferito non rispondere al post pubblicato di facebook ad Apolloni, preferendo una comunicazione istituzionale che non lo trascinasse nei toni dello scontro da campagna elettorale ‘di basso livello’. In questi mesi le frecciate alla sua persona non sono mancate, ma quando è stato stuzzicato e invitato a ribattere, ha sempre replicato: “Chi mi conosce e mi ha visto lavorare sa che evito il ring del web, preferisco i toni della dialettica democratica, che si fondano sui fatti e non sulle parole. Ho già ricevuto attacchi molto duri ed ho anche denunciato qualcuno, quando per criticarmi, è scaduto nell’insulto”.

Indiscrezioni delle ultime ore dicono che in appoggio a Michelusi siano scesi anche Forza Italia e il Movimento 5 Stelle. Lui non conferma, nè smentisce: ‘Aspettate qualche giorno e mi presenterò ufficialmente alla città nelle modalità adeguate’.

Anna Bianchini

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