L’amministrazione comunale di Breganze respinge in toto gli attacchi ricevuti in merito all’installazione dell’antenna Ericsson tra via Città di Heves e via Trento.
Ai cittadini che si sono strenuamente battuti e hanno espresso una calda contrarietà riunendosi in un comitato con l’obiettivo primario di ostacolare l’antenna per non vederla piazzata con le sue radiazioni e i suoi trentaquattro metri, 

il primo cittadino ha risposto di avere fatto tutto ciò che era in potere del comune. Ma per dare una spiegazione più esaustiva e svilire il paragone con il successo del comune di Marano, Silvia Covolo ha preso carta e penna e chiarito le sue motivazioni attraverso un comunicato stampa.
‘Mi spiace constatare – ha spiegato il primo cittadino – che il caso di Marano è diventato un mero pretesto per sferrare un attacco politico. In primo luogo è stata confrontata una situazione completamente diversa con quella breganzese. A Marano è in vigore un piano di localizzazione delle antenne, approvato dall’amministrazione comunale proprio per regolamentare il posizionamento di tali impianti. A Breganze, anche con la precedente amministrazione, era stata piazzata una vistosa antenna nei pressi del cimitero nonostante la ribellione degli abitanti della zona’.

In merito alla situazione attuale il comune di Breganze precisa inoltre, che valuterà se sia possibile munirsi dello stesso piano di localizzazione delle antenne.  ‘Abbiamo predisposto per primi – spiega Covolo – un piano di monitoraggio delle emissioni delle antenne e ci siamo impegnati a fare i rilevamenti Arpav, chiedendo anche ad Ericsson di contribuire alla spesa’.
C’è un’altra differenza tra le due cittadine che Silvia Covolo vuole sottolineare: ‘A Marano l’antenna insisteva sull’area di un parchetto interno a una lottizzazione. Il Comune ha espresso diniego all’insediamento ed Ericsson ha fatto ricorso al Tar rinunciando alla sospensione cautelare perchè nel frattempo l’amministrazione ha trovato un accordo, facendo leva proprio sul piano di localizzazione delle antenne. La nuova antenna non sarà però rimossa ma semplicemente spostata vicino ad un’antenna già esistente. A Breganze – continua – il vicesindaco Massimo Stefani aveva chiesto ad Ericsson di localizzare l’impianto su un’area pubblica o di allacciarsi ad un’antenna già esistente. Ma Ericsson chiedeva un’area in zona cimitero che non è stata ritenuta idonea perchè troppo densamente popolata. E’ così che Ericsson si è rivolta ai privati e non potevamo certo prevederlo.Si consideri che l’area individuata è edificabile e proprio l’anno scorso, avevamo approvato una variante per consentire ai proprietari di procedere con lo sviluppo del piano attuativo. Pensavamo che avessero interesse immediato a edificare e non potevamo certo supporre che avrebbero stipulato un contratto di affitto con Ericsson. Non abbiamo informato la popolazione semplicemente perché non lo sapevamo.’
L’amministrazione comunale di Breganze si dice serena perché nel suo operato ha sempre perseguito l’interesse pubblico. ‘Se fossimo stati d’accordo con Ericsson – ha sottolineato Covolo – come avremmo potuto sospendere l’esecuzione dei lavori per la tutela del manufatto fognario su cui credevamo insistesse un diritto di servitù in nostro favore?’
A.B.
 

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia