Porto Tolle, con 10mila abitanti e nessun problema con le etnie straniere può contare su un Commissariato di polizia di Stato. L’Altovicentino, quasi 250mila abitanti e baby gang che regnano indisturbate non riesce ad averlo. Perchè?

“Chiediamo all’onorevole Erik Umberto Pretto di piantonare l’ufficio di Matteo Salvini e di portarci nell’Alto Vicentino il Commissariato di Polizia di Stato”.

E’ accorato l’appello dei sindaci di Thiene e Schio, rispettivamente Giovanni Casarotto e Valter Orsi, che a seguito di due bruttissimi episodi di rapine accaduti nei loro comuni, hanno deciso di riportare sotto i riflettori la richiesta ufficiale di un Commissariato di Polizia presentata al ministero dell’Interno lo scorso ottobre da 36 comuni del territorio.

“L’onorevole leghista di Marano Vicentino Erik Umberto Pretto è molto partecipe sul tema della sicurezza e vedo spesso suoi interventi in merito – ha sottolineato Casarotto – Visto che è rappresenta il nostro territorio a Roma ed è a filo diretto con il ministro Matteo Salvini, con il quale condivide l’appartenenza al partito, mi aspetto una sua presa di posizione in merito al Commissariato di Polizia, di cui si sente molto l’esigenza. Spero vivamente che si piazzi davanti all’ufficio del ministro e ‘non lo molli’ fino al raggiungimento dell’obiettivo. La richiesta è stata fatta 4 mesi fa e non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Se non lo vogliono fare, abbiano almeno la gentilezza di dircelo”.

All’indomani di una rapina ai danni di un’anziana, aggredita per strada in pieno pomeriggio a Thiene e di una rapina in villa ad un pensionato, anche il comandante della Polizia Locale Giovanni Scarpellini aveva risollevato la questione, con la speranza che i rappresentanti politici locali, soprattutto quelli che appartengono al partito di governo, si muovessero per dare risposte veloci al territorio.

“C’è una richiesta ufficiale siglata da 36 Comuni e dalle categorie economiche – ha spiegato Orsi – Finora l’unico sostegno che abbiamo ricevuto è arrivato dalla Cgil e dall’onorevole di Forza Italia Maria Cristina Caretta. Nessuna risposta invece da altri rappresentanti politici, su un argomento di fondamentale importanza per la sicurezza del nostro territorio. Abbiamo fatto presente che a Schio c’è la struttura adatta. Da tempo sto aspettando un appuntamento a Roma ed è giunto il momento di sollecitare una risposta tutti insieme. Chiedo ai politici che si mettano d’accordo e che ci diano una risposta al più presto, sia per il commissariato che per la certezza della pena, in quanto non è ammissibile che delinquenti arrestati vengano poi subito rimessi in libertà – ha concluso Orsi – Il nostro territorio è abituato alla concretezza ed è stanco di slogan. E’ arrivato il momento che i rappresentanti politici che stanno a Roma diano concretezza alle loro parole”.

A.B.

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