Si è scusato per non aver raggiunto il Comune dopo la notizia della vittoria al primo turno. ‘Sono stato felicissimo della riconferma da sindaco conferitami dai cittadini, ma il dolore della perdita improvvisa di un amico come era Toni Zordan non mi ha fatto uscire da casa’. Ha voluto dedicare il suo primo pensiero al 69enne militante leghista che ieri sera, dopo un malore ed un tentativo di rianimazione durato 40 minuti, è deceduto proprio davanti alla sede elettorale del Carroccio. ‘Avevo organizzato un brindisi per stasera, ma non me la sento proprio di festeggiare – ha continuato Gianni Casarotto, nel corso della conferenza stampa convocata in Comune per commentare l’esito del voto, che gli ha conferito il secondo mandato – dopo il funerale dell’amico Zordan, con cui non condividevo le ideologie politiche, ma che era una persona meravigliosa, se ne parlerà. Adesso è il momento di elaborare un lutto che ha colpito tutta la città’.
Nonostante la poca voglia di parlare, Gianni Casarotto alla fine si è concesso ai giornalisti, che lo hanno tartassato con le domande di rito. Quelle che si fanno a tutti i primi cittadini a poche ore dall’urna.

casarotto e gabriellaHa già pensato alla nuova giunta?
Certo che si, ma è troppo presto per illustrarvela. Incontrerò i capi lista,i miei ex assessori, che sono stati votati con largo consenso. Questo dimostra che hanno lavorato tutti bene e la cittadinanza lo ha riconosciuto in maniera eclatante. Questa squadra è stata spesso giudicata male per quel ‘minestrone’ tanto contestato. Io il mio gruppo di lavoro l’ho sempre paragonato ad un’orchestra composta da tanti suoni, che con la mia direzione, ha dimostrato talento.

Con le quote rosa, è chiaro che qualcuno non verrà riconfermato assessore. Come farà?
Esistono i consiglieri delegati. E’ evidente che una donna dovrà sostituire colui che nello scorso mandato è stato assessore. Ma ancora non me la sento di fare nomi.

Che ne pensa di un vicesindaco donna?
Perchè no….

La percentuale dei giovani che non sono andati a votare è emblematica della distanza tra politica e nuove leve. Come si può fare a recuperare questo fenomeno gravissimo?

E’ indubbio che i ragazzi sono insensibili alla politica. E’ qualcosa che sta avvenendo a livello nazionale e sulla quale occorre intervenire proprio come noi abbiamo fatto in passato con la cooperativa Radicà, che in questi 5 anni di mio governo, ha avuto il compito di recarsi là dove i giovani vanno avvicinati. Perchè se aspettiamo che siano loro a venire nel palazzo del Comune, questo non accadrà. lavoreremo anche su questo fronte.

N.B.

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