Dopo le dichiarazioni del ministro Del Rio, cioè che la Valdastico Nord si farà perchè c’è l’intesa con Trento, i cogollesi prendono atto di quanto accadrà nella valle. Lo avevano fatto la sera in cui era arrivato Flavio Tosi, che aveva parlato chiaro, dichiarando alla presenza del sindaco Piergildo Capovilla, che l’opera pubblica si deve fare. ‘Abbiamo preso atto di quanto con schiettezza ci ha detto Tosi, a cui va dato il merito di essere stato sincero. E’ stato chiaro, nonostante i residenti di Cogollo non condividano certe scelte, ma quantomeno ci ha detto quello che forse gli abitanti di questo paese meritavano di sentire dalla bocca di chi è stato eletto per rappresentarli’. A puntare il dito contro il primo cittadino è Marco Zorzi, consigliere comunale dell’opposizione con la lista Viva Cogollo, che si dice addolorato per quanto emerso da una serata in cui il sindaco, da sempre poco chiaro sulla vicenda Valdastico Nord, non ha preso le difese del paese. ‘Si è preso il merito di aver invitato Flavio Tosi, ma quello che noi cogollesi volevamo era altro. Volevamo da parte sua una difesa del territorio, una presa di posizione. L’incontro con Tosi poteva essere l’occasione per affrontare la nostra ansia di abitanti di un territorio che subirà uno sconvolgimento. Lui avrebbe dovuto farsene portavoce. Invece niente. Capovilla se ne stava in silenzio ad ascoltare Tosi che parlava della A 31 in maniera generica e nessuno ha portato l’argomento sulle problematiche di noi cogollesi. Siamo amareggiati e delusi da un sindaco che non difende il nostro territorio, che ha sempre sorvolato sull’argomento, che non si è mai pronunciato sull’opera pubblica in campagna elettorale per non scontentare i cittadini del ‘no’, da cui voleva i voti e che ora ha tradito abbracciando la linea di Flavio Tosi in cambio di un ‘accasamento politico’.
Valdastico SudMarco Zorzi è inferocito quando si tratta dell’argomento e incalza: ‘Se ci tiene a Cogollo perchè non ha colto l’occasione che c’era Flavio Tosi per affrontare il tema-tracciato, che sta penalizzando il nostro paese?L’altra sera, il presidente dell’autostrada A 4 dichiarava che costi quel che costi, la Valdastico Nord si farà e lui se ne stava in un silenzio quasi religioso, che ha il valore dell’assenzo. E allora perchè non lo ha detto in campagna elettorale che era favorevole alla A 31? Perchè non è stato sincero? Perchè aveva paura di perdere i voti di chi lo ha votato e non vuole il paese squarciato dall’autostrada?’
Per Marco Zorzi, Capovilla ha firmato un assegno in bianco, mortificando i residenti. ‘L’altro giorno ha esordito sulla stampa dichiarando che grazie a lui è stata fatta chiarezza sulla tanto discussa Valdastico Nord – continua Zorzi – perchè non lo ha detto prima di farsi votare ? Diciamo la verità, ha chiamato Flavio Tosi per fare dire a lui quello che non aveva il coraggio di dire ai suoi concittadini. Avrebbe dovuto dire che era favorevole anzichè essere ambiguo. Vi rendete conto che l’altra sera era accanto a chi sostiene la Valdastico Nord e in passato ha sostenuto iniziative contro la stessa opera?.

capovilla preoccupatoQui non c’entra essere a favore o contro dell’autostrada, ma analizzare il comportamento significativo di un sindaco ambiguo, che se valesse veramente, farebbe il diavolo a quattro per capire che impatto avrà per noi tutti un’opera così imponente.Siamo all’anno zero della politica. Con questo sindaco, ci vedremo passare sopra la testa qualcosa di cui non conosciamo l’impatto ambientale, che graverà anche sulle nuove generazioni che subiranno per la mancanza di ‘spessore’ di un sindaco che sta lasciando fare ai poteri, dietro i quali si sta nascondendo politicamente. Concludo dicendo che se fossi stato al suo posto, mi sarei preoccupato di capire cosa accadrà al paese che amministro, sarei entrato nel merito tecnico del progetto, per comprenderlo. Mi auguro che i cogollesi abbiano capito chi è il loro sindaco. Uno che non lotta e che ci sbatte davanti agli occhi un personaggio di spicco della politica veneta come Flavio Tosi per gettare fumo negli occhi e non affrontare quello che è il vero problema nostro, quel tracciato che minaccia la nostra vita. Diciamola tutta: ha venduto il suo paese’.

Natalia Bandiera

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