Ispirarsi alle donne, al valore della famiglia, incentivare le nascite e stare al fianco dei genitori perchè nessuno dei due rinunci al lavoro è possibile. Se sei un buon amministratore.

E’ l’esempio di due sindache dell’Altovicentino, che hanno voluto raccontare la loro esperienza di giunta ai presenti ieri, al dibattito organizzato dal Pd di Thiene in biblioteca, con special guest il sindaco di Firenze Dario Nardella. Sono Piera Campana, sindaco di Breganze e Antonella Corradin  di Lusiana Conco, nell’Altopiano  dei Sette Comuni. Un evento, che si inserisce in quelli previsti nella campagna elettorale del candidato Giampi Michelusi.

Per un paio d’ore, per la stampa ospite, è stato piacevole ascoltare chi non è affaccendato a promettere l’irrealizzabile per racimolare consensi, speculando su temi delicati, che da anni fa concretamente. Che agisce toccando la quotidianità delle famiglie, i problemi di madri e padri bisognosi di lavorare entrambi per assicurare una crescita dignitosa alla prole.

Piera Campana e Antonella Corradin  sui giornali ci vanno poco, non amano gli schiamazzi della politica di oggi e  ai proclami preferiscono l’agire pragmatico di chi ha ben in mente il ruolo del buon amministratore, che deve sempre cercare soluzioni, anche quando le missioni sembrano impossibili.

Le due sindache sui  temi: donne, madri, lavoro e pari opportunità hanno dato risposte, che la dicono tutta sui principi ispiratori dei loro mandati. A stimolare il dibattito, la domanda di Vannina Dal Santo, candidata nella lista Pd capitanata da Andrea Zorzan, in sostegno di Giampi Michelusi. A quest’ultimo, i complimenti di quelle che il 12 giugno potrebbero diventare sue colleghe, per il nutrito numero di donne presenti nella sua coalizione. La domanda della candidata riguardava il gravissimo problema dell’Italia, che sta subendo un calo demografico, sul quale occorre intervenire con risposte efficaci da parte delle istituzioni. Queste ultime devono sostenere e infondere fiducia nelle coppie perchè ritornino a procreare.

‘Iniziare dai trasporti delle scuole, ma ci vorrebbero anche più sostegni economici’

‘Fare il sindaco di un paese come Lusiana Conco significa vedersi arrivare in ufficio i cittadini, che chiedono risposte, compaesani che ti chiamano direttamente al telefono – racconta il primo cittadino dell’Altopiano,  al suo sesto mandato -, alla gente del mio paese va garantita innanzitutto la costanza di  servizi. Non solo vanno istituiti perchè chi vive da noi non debba avere niente di meno di chi vive in pianura, ma ne deve essere garantita la continuità. Si tratta di dare fiducia ad una comunità, alla quale chiediamo di fare figli, ma a cui dobbiamo assicurare sopporto. Come i trasporti degli studenti, che vanno a scuola fuori paese e hanno bisogno di corriere proprio per non mettere uno dei genitori lavoratori a doverli accompagnare. Se un comune riesce a garantire queste piccole cose, le donne non avranno paura di mettere al mondo figli’.

 

‘E’ una questione di cultura, innanzitutto – ha preso la parola Piera Campana – mandare il proprio bambino al nido non significa essere una cattiva madre, se hai un lavoro a cui non vuoi e non puoi rinunciare per il benessere della famiglia e per la tua realizzazione personale. Ma c’è chi ancora si colpevolizza, quando porta un piccolo di pochi mesi tra le braccia di educatrici, che non sono quelle di mamma e nonna. Un buon comune deve garantire questo tipo di servizi per evitare che le donne, nel tentativo di conciliazione dei ruoli di donna, lavoratrice e madre rimangano soffocate. Non credo nei congedi parentali, credo nella rete di servizi che le istituzioni devono avere  la capacità di organizzare. La donna deve poter scegliere di fare la casalinga e la madre a tempo pieno, ma non deve essere una costrizione perchè non ha il supporto di chi invece, deve garantirle aiuto. Per questo – ha continuato Piera Campana – a Breganze abbiamo investito tanto sull’asilo nido. Io per prima, come madre, so cosa abbia significato poterci mandare uno dei miei figli quando aveva appena 5 mesi. Con la chiusura delle scuole, inoltre, partiranno una serie di centri estivi, che sappiamo essere preziosi per i genitori, impossibilitati dall’astenersi dal lavoro per tre mesi. Per fortuna, Breganze è dotata di una rete associativa molto vivace assieme alle realtà parrocchiali della zona’.

 

Prima di concludere, Piera Campana che si occupa di disabilità in seno alla conferenza dei sindaci, ha voluto rivolgere un pensiero alle mamme di figli con handicap. ‘Molte di loro sono costrette a lasciare il lavoro e i nostri servizi socioassistenziali sono spariti per molte famiglie, che soffrono in silenzio e non hanno aiuto da nessuno. Donne, che non solo non riescono a lavorare, ma che devono stare dietro ai loro figli speciali senza avere a volte, poche ore di sollievo.  La nostra Ulss 7 sembra si sia dimenticata di queste donne e mamme, che vivono silenziosamente un disagio.

Natalia Bandiera

 

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