Da Valdastico, paese di 1200 anime, arriva la denuncia:  ‘I voti vanno conquistati con la dialettica politica democratica, con le idee che si mettono a confronto con quelle di colui che è il tuo avversario solo davanti all’urna e non nella vita. Con il dialogo con i cittadini fondato sulla verità e non sulle menzogne. Con la sana competizione di chi non deve agire come se fosse in guerra e non può trascendere sul piano personale’. E’ uno sfogo accorato quello di Claudio Guglielmi, che ci riprova a Valdastico per conquistare un secondo mandato. Ma dichiara che non ci sta alla guerra psicologica di chi in questi giorni si è recato al Comune per farsi consegnare tutti gli atti riguardanti quello che riguarda la sua sfera privata, le sue attività d’imprenditore e che, a suo dire, non c’entra nulla con la sfida elettorale che avrà il suo epilogo tra circa due settimane, quando i cittadini di Valdastico voteranno con libertà. ‘Se dovessi perdere, non cambierebbe  il mondo. Incasserò, ne prenderò atto e ritornerò a fare l’imprenditore, come faccio da sempre. La politica è solo un modo per dare un contributo alla collettività, per mettermi al servizio, non ne faccio una questione di vita o di morte. Inviterei tutti coloro i quali stanno affrontando questa campagna elettorale in tutto l’Alto Vicentino, di qualsiasi colore politico d’appartenenza, ad utilizzare i toni civili di chi deve dare l’esempio alla gente comune perchè in fondo è solo una elezione comunale’.

Campagne elettorali a colpi di fake e insulti. Scatta la denuncia per diffamazione a Santorso

Quello a cui stiamo assistendo in questi giorni, è degradante. Politici che investono fino a 10mila euro per diffondere fake news e scatenare l’odio della rete. Profili fake che nascono come i funghi per aizzare i frequentatori dei social. Nell’Altovicentino  sono già stati segnalati una decina di profili finti, con nomi e cognomi inventati, che interagiscono  con chi è ignaro che dall’altra parte ci sia tutt’altra persona. Per non parlare degli insulti, che si leggono a tutte le ore, con candidati o simpatizzanti che si lasciano andare a discussioni, che nulla hanno a che fare con la dialettica politica di un paese civile, ma che celano odio puro nei confronti di questo o quell’aspirante sindaco o consigliere comunale. Si legge di tutto ed il livello umano è davvero basso. Può la politica sfociare in tanta rabbia mista a inciviltà?

A Santorso, il sindaco uscente Franco Balzi è stato costretto a formalizzare una querela, che ha reso nota sul sito internet del Comune.

In data odierna, il Sindaco del Comune di Santorso, Franco Balzi, in qualità di legale rappresentante dell’ente, ha provveduto a depositare in nome e per conto dell’ente querela per i reati di ingiuria e diffamazione, a tutela dell’operato dell’ente oltre che della onorabilità e correttezza propria, della Giunta  e di tutto il Consiglio comunale . La querela nasce dall’acquisizione di un messaggio anonimo diffuso lo scorso 12 maggio, pervenuto a molti cittadini di Santorso tramite whatsapp o sms, contenente informazioni e affermazioni non veritiere, a carattere evidentemente diffamatorio, oltre che espressioni volgari, gravemente offensive. In attesa dello sviluppo delle indagini finalizzate all’individuazione dei responsabili di tale vile iniziativa, gli uffici e l’amministrazione si rendono disponibili, come sempre, presso le proprie sedi istituzionali, a permettere che ogni cittadino riceva le informazioni corrette, con l’imparzialità e la professionalità che da sempre contraddistingue l’ente.

L’appello 

‘Perchè bisogna arrivare a tanto? – aggiunge Claudio Guglielmi – un tempo la politica era diversa. I volantini diffamatori o i manifesti strappati dai muri ci sono sempre stati, ma arrivare a toccare la sfera personale, prendersi la briga di scavare nella vita privata dei tuoi rivali è ignobile. E’ sinonimo di insicurezza perchè vuol dire che non sai confrontarti sul piano dei progetti per il tuo paese. Io vorrei una campagna elettorale in cui ci si possa mettere in luce con quello che di buono vuoi fare per la gente del tuo paese, non screditando il tuo avversario, andando a studiare la planimetria della sua attività commerciale o facendo il conto delle amanti che ha avuto. Per dare un senso di quello che per me significhi mettersi a disposizione del bene comune, circa un mese fa, mi sono recato personalmente da chi sapevo volesse fare una lista per sfidare la mia. Ho proposto di lavorare insieme per il paese, di abbassare ogni rivalità per fare squadra e lavorare per un comune che ha bisogno di un clima di serenità. A darmi lo stimolo, erano stati gli stessi cittadini che mi avevano fatto notare quanto gradissero il clima disteso che si respirava da qualche tempo a Valdastico. Alla gente non piacciono le guerre, vogliono sicurezza e stabilità da amministratori, che non devono perdere tempo in pettegolezzi di paese. Devono dare una visione diversa della politica, che sta scendendo di livello. Ma poi – conclude Guglielmi – quando prelevano gli atti che riguardano le mie attività di imprenditore cosa sperano di trovare? Non sono io quello con gli scheletri nell’armadio e con ‘macchie’ sul curriculum penale…’

N.B.

 

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