RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

dai consiglieri regionali del PD Veneto, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto

“La nuova puntata della rubrica giornalistica ‘Data room’ del Corriere della Sera viene oggi dedicata alle liste d’attesa e in particolare al progetto di Agenas che, in collaborazione con la Fondazione ‘The Bridge’, ha chiesto a tutte le Regioni i tempi di attesa di 14 visite e 55 prestazioni di diagnostica su una settimana pilota, dal 22 al 26 maggio 2023. I risultati di questo test hanno dato un esito che farebbe emergere ‘trucchi’ per dimostrare performance inesistenti”. Questo il tema al centro di una interrogazione presentata dalle consigliere regionali del PD Veneto, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Chiara Luisetto. “Risulta che nove Regioni, tra le quali il Veneto, non hanno fornito dati. E che, per quanto riguarda, quelli resi noti, ‘(…) i tempi di attesa monitorati dalle Regioni prendono in considerazione il numero di giorni che trascorrono dalla chiamata del paziente al CUP per prenotare l’appuntamento. Se però gli rispondono che in quel momento non c’è posto e lo invitano a ritelefonare dopo una settimana o due, la data che farà fede sarà quella della seconda chiamata, nella quale l’operatore fisserà effettivamente l’appuntamento. Della prima richiesta del paziente non resta traccia’. Le esponenti dem chiedono all’assessore alla sanità: “quanto c’è di veritiero nell’articolo? In Veneto i tempi delle liste di attesa vengono calcolati dalla prima, vera, reale ed effettiva, telefonata dell’utente? Perché la Regione Veneto ha fornito solo pochi e parziali dati ad Agenas e Fondazione The Bridge per questo progetto pilota”?

https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/

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