Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha parlato ieri sera, preannunciando per il periodo delle feste natalizie una stretta che interesserà senza distinzioni tutta l’Italia da nord a sud, anticipando, come oramai ci ha abituati, il decreto, poi pubblicato in Gazzetta Ufficiale questa notte, e già in vigore da oggi.

Secondo il nuovo decreto, dal 24 dicembre al 6 gennaio sono previsti, senza nessuna distinzione su base regionale, dieci giorni di zona rossa e quattro di arancione.

In particolare, nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020, e nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio, in tutta Italia saranno in vigore le regole relative alla «zona rossa», mentre nei giorni 28, 29 e 30 dicembre 2020, e nel giorno 4 gennaio 2021, in tutta Italia saranno in vigore le regole relative alla «zona arancione».

Le misure impatteranno come sempre in modo pesante sul settore dei servizi di ristorazione. Per bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, viene infatti stabilita la chiusura sia nei periodi rossi che in quelli arancioni. Tuttavia potrà continuare ad essere effettuata senza nessuna restrizione la ristorazione con consegna a domicilio, mentre l’asporto è consentito solo fino alle ore 22.00.

Per queste attività, già con lo stesso Decreto pubblicato questa notte, è stato stanziato un fondo di 645 milioni, che verrà corrisposto con le stesse modalità dei precedenti, ovvero calcolato in percentuale del 10, 15 o 20% sul calo di fatturato registrato nel mese di aprile 2020.

Sono sospese nel periodo rosso tutte le attività commerciali al dettaglio e i mercati, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri, mentre chiudono i centri estetici.

Saranno vietati tutti gli spostamenti, anche quelli all’interno del proprio comune, se non per motivi di necessità, lavoro o urgenza. Viene consentito lo spostamento verso le abitazioni private una sola volta al giorno, tra le ore 5 e le ore 22, verso una sola abitazione che si trova nella stessa regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Per chi viola le disposizioni sugli spostamenti sono previste multe da 400 a 1.000 euro.

Vengono sospese le attività nei centri sportivi, ma si potrà fare sport nei pressi della propria abitazione, ma solo all’aperto e in forma individuale.

Nel periodo arancione, cioè nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, ferme restando le misure previste per le attività di ristorazioni, tutti gli altri negozi potranno restare aperti.

Per quanto riguarda gli spostamenti, viene previsto il divieto di circolazione dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo. È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute.

Per chi vive in piccoli Comuni con una popolazione non superiore ai 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti in un raggio di 30 km, ad eccezione dei capoluoghi di provincia.

Fabrizio Carta

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