55 mila euro per la prima pista ciclabile dell’era Casarotto, approvata nel bilancio 2012 e che sarà realtà a breve termine, in un percorso che andrà dalla Ca’ Pajella al Bosco.

L’interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle poco prima delle vacanze estive, in cui si chiedevano informazioni sulle piste ciclabili promesse in campagna elettorale, ha avuto una prima risposta positiva. Il dubbio dei grillini nasceva dal fatto che nelle linee programmatiche veniva riportata la realizzazione di opere destinate alla mobilità ciclabile, ma allo stesso tempo non veniva destinato alla loro realizzazione l’unico introito che la legge prevede a tale scopo, cioè un quarto del 50% dei proventi derivanti dalle violazioni al codice della strada.

‘Non capisco – ha sottolineato Alessia Gamba durante l’ultima seduta di consiglio comunale – perché non vengano utilizzati per le piste ciclabili i fondi che la legge prevede’.

Una risposta era già stata data da Alberto Samperi, assessore al Bilancio, il quale non appena saputo dell’interrogazione aveva risposto ‘il fatto che quei fondi non siano destinati alle piste ciclabili non significa che non verranno mai realizzate’. Risposta che peraltro è stata confermata pubblicamente : ‘Quando ci si rende conto che i soldi per un intervento ci sono, di per sé non fa una grande differenza sapere che provengano da una multa o da altri introiti, per cui si può dare il via ai lavori – ha detto Samperi – La nuova pista ciclabile nascerà grazie ad entrate da oneri ed è la prima delle tre in previsione. La seconda e la terza verranno definite nel bilancio 2013, una nella zona delle Ca’ Beregane e l’altra a Lampertico.

A.Bi.

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