“Lo scenario è più che preoccupante e da ottobre, con le stagioni più rigide, avremo persone non più in grado di far fronte nemmeno a legna e pellet per riscaldarsi, costrette a vivere al freddo con ulteriore conseguenze negative per la loro salute. Già adesso mi giungono di continuo segnalazioni da parte di persone che non hanno più soldi necessari per far fronte ai rincari che riguardano le bollette dell’energia e del gas, la benzina, ma anche prodotti come l’olio di semi di girasole o i derivati del grano e del mais, importati dai territori in guerra. Senza dimenticare la frutta, la verdura e la carne, il cui incremento di prezzo non sembra avere una valida giustificazione e perfino legna e pellet che hanno subito grossi aumenti. A fronte di questa situazione dalla Giunta non arrivano segnali. È doveroso invece capire e sapere quali urgenti misure sta mettendo in atto”.
A dirlo sono i consiglieri regionali del PD Veneto, Andrea Zanoni, che sul tema ha presentato un’apposita interrogazione, e Anna Maria Bigon.
“È di pochi giorni fa la notizia di un’ex professoressa residente a Rugolo di Sarmede, disabile, alla quale l’Enel ha bloccato l’erogazione dell’energia elettrica per non aver pagato due bollette, rispettivamente di 950 e 450 euro. La donna si è rivolta a me – dice Zanoni – per chiedere sostegno, ma il caso sopracitato è emblematico di quanto sta accadendo in Italia e in Veneto negli ultimi mesi: le famiglie sono sempre più povere, perchè il costo della vita ha subito una forte accelerazione. Tuttavia le informazioni sulle ragioni di questa situazione sono diverse e talora contraddittorie: mentre, infatti, gli aumenti dei costi di gas ed energia vengono addebitati alla crisi internazionale conseguente all’invasione russa dell’Ucraina, i media informano che le forniture di gas verso il nostro Paese fino a pochi giorni fa non hanno subito rallentamenti. Pertanto molti cittadini sono spaesati e s’interrogano sulle reali cause del loro progressivo impoverimento. La Giunta – concludono i due esponenti dem – deve dire se intende sostenere, anche attraverso forme di tutela legale, le persone e le famiglie oneste che, come la professoressa di Sarmede, si sono ritrovate da un momento all’altro e loro malgrado in una condizione di insolvenza nei confronti dei gestori delle reti di gas ed energia”.