Dal momento che l’anagrafe sanitaria ha già tutte le informazioni sui soggetti iscritti, non dovrebbe essere necessario che i cittadini veneziani che si sono visti revocare l’esenzione del ticket sanitario ma ritengono di averne diritto presentino un’autocertificazione per tornare in possesso dell’esenzione. Lo sostengono i deputati leghisti Ketty Fogliani, Silvia Covolo e Giuseppe Paolin, in un’interrogazione ai ministri della Salute e dell’Economia e delle Finanze visionata dalla ‘Dire’ e scaturita dalla notizia che, a seguito della revisione delle liste di cittadini esentati dal ticket sanitario per condizione economica, ben 5.900 utenti della Ulss 3 Serenissima si vedranno revocare l’esenzione, a cui è seguita la replica del direttore dell’Unità operativa complessa direzione amministrativa del territorio della Ulss in questione, che ha invitato gli utenti che riceveranno la revoca a presentare un’autodichiarazione che attesti il diritto all’esenzione per ottenerla nuovamente.
“Il ticket sanitario, come disciplinato, per alcune fasce di popolazione, è determinante nella scelta delle cure alle quali sottoporsi, molte volte essenziali per la prevenzione e la profilassi”, scrivono Fogliani, Covolo e Paolin, che evidenziano che attaccano: “autocertificare nuovamente il proprio diritto all’esenzione è inefficiente oltreché inutilmente gravoso poiché i dati attestanti sono già in possesso dell’anagrafe sanitaria”. Ciò detto, “resta incomprensibile la preclusione della legittima gratuità delle prestazioni sanitarie spettanti, visto che la maggior parte degli esclusi sono per lo più anziani”, aggiungono i tre esponenti della Lega, che chiedono ai ministeri di attivarsi per “superare le criticità, considerando l’importanza dell’ambito applicativo delle esenzioni dal ticket”.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia