‘L’assessore Rader dice un’emerita cavolata. Il rispetto andava dato prima di farci subire una scelta scellerata, ascoltando la categoria economica più importante che opera nel centro storico di Schio. Avevamo creduto alle belle parole che erano state dette sul rilancio di questa città.

Invece, è tornata la paura che diventa sempre più forte nel constatare che la gente diserta sempre di più le strade e le piazze’. Lo sfogo arriva da uno ‘storico’ commerciante di origini thienesi, ma titolare di un negozio di calzature e pelletterie di Schio. Il tono è più pacato rispetto a quello del carismatico Guido Xoccato, ma il contenuto delle sue parole non è meno amaro.
‘Siamo stanchi di subire passivamente le scelte di una politica che non tiene conto di chi ne subisce gli effetti – dice Munarini, che fa parte del direttivo Ascom e parteciperà alla protesta di domani – siamo messi a dura prova da una crisi che deve far riflettere i nostri amministratori. Il livello di guardia è raggiunto e ormai dobbiamo fare sentire la nostra voce. Non siamo una pro loco, siamo un sindacato che non può continuare a rimanere in disparte mentre si decidono le sorti del nostro futuro. Forse – spiega Munarini, la cui famiglia opera nel commercio da oltre sessant’anni – siamo stati in disparte per troppi anni, come associazione di categoria, è arrivato il momento di riappropriarci del nostro ruolo’.
N.B.

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