Che molti appartenenti alla Lega, con tanto di tessera rinnovata, siano no vax, è risaputo.
Non solo non ne fanno un mistero sulle loro pagine social, ostentando la decisione di non vaccinarsi, ma alcuni hanno addirittura partecipato a dei cortei negazionisti. Nel mezzo le minacce e gli insulti che in questi giorni sono stati rivolti all’assessore Manuela Lanzarin, attaccata sui social con parole molto forti, che non sfuggono durante le dirette del governatore Luca Zaia che viene offeso, sbeffeggiato e insultato quando da presidente diffonde le linee sanitarie di una Regione che sta pigiando il piede sull’acceleratore per garantire il farmaco anti covid a più veneti possibile.
Se l’assessore alla Sanità ha reagito con dispiacere dichiarando di avere rispetto di chi non vuole inocularsi il vaccino, ha però chiesto che venga rispettato il suo ruolo di amministratore che ha il dovere di fare vaccinare i veneti.
“Sono stata minacciata e insultata sui social, ma condivido la posizione del presidente Zaia. E’ vero che il vaccino non è obbligatorio, ma è anche vero che la mia libertà finisce dove inizia quella degli altri”.
Ad andarci invece giù pesante è Alberto Villanova, capogruppo della lista Zaia in Regione, che non le manda a dire ai ‘colleghi’ no vax del partito dichiarando che questi stanno ostacolando il lavoro di Zaia.
Non finisce qui, il giovane consigliere regionale, che si è sempre distinto per diversi interventi costruttivi , ha chiesto ufficialmente l’intervento del commissario della Lega del Veneto Alberto Stefani.
Al segretario regionale Villanova chiede di intervenire e prendere seri provvedimenti.
di Redazione AltovicentinOnline