Il modello d’integrazione è quello che auspicano tutti gli amministratori italiani e che vedrà Lugo mettersi alla prova con una famiglia di rifugiati, composta da una madre e due figli da scolarizzare, che sono già ospiti di un monolocale a Mortisia di Calvene. Un ‘modello sostenibile’, che rientra nel progetto d’accoglienza diffusa di cui si è tanto parlato in questi mesi, promosso dalla conferenza dei sindaci dell’Ulss 4, capeggiata proprio da Robertino Cappozzo, sindaco di Lugo. Un accordo firmato dalla maggior parte dei sindaci dell’Alto Vicentino che hanno accettato l’accoglienza di piccoli nuclei di profughi, anzichè subire invasioni incontrollate.
Robertino Cappozzo1‘E’ una soluzione transitoria perchè si tratta di un piccolo appartamento che però, servirà a dare accoglienza in questa prima fase a questi profughi, che saranno integrati nella nostra comunità anche grazie alla grande professionalità di una cooperativa non certo improvvisata per questo genere di lavoro, dove serve competenza e serietà’.
A gestire l’integrazione sarà la ‘Radicà’, che crede in questo tipo di percorso di inserimento e sta già portando avanti altri progetti di altri piccoli nuclei familiari nella provincia di Vicenza.
‘Domani incontrerò questa mamma e questi due bimbi che dovranno andare a scuola – ha spiegato Cappozzo – poi, troveremo un’altra sistemazione’.
N.B.

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