‘Giù le mani dalla terra, dalla nostra natura incontaminata e dalla nostra area rurale’.
Il nuovo tracciato della giunta Marsetti che riguarda la bretella SP46 che collegherà il casello di Malo con la rotatoria ai Pini è destinato a creare polemica.
A scendere in campo alcuni abitanti, della zona interessata che verrebbe devastata e che durante la campagna elettorale non avevano avuto alcuna indicazione dall’allora candidato sindaco Moreno Marsetti sull’intenzione di modificare il tracciato che lui stesso aveva approvato nel corso dell’amministrazione Antoniazzi e Lain. Un fulmine a ciel sereno per loro, la notizia di quello che avverrà nella loro terra, dove molti hanno investito i sacrifici di una vita di duro lavoro.
Oggi in mattinata si terrà a Vicenza, un importante incontro dove l’amministrazione provinciale raccoglierà le indicazioni dei sindaci dei comuni interessati e dalle associazioni di categoria. Proprio a queste ultime, secondo alcuni addetti ai lavori, pare che il progetto non piaccia dal momento che le zone artigianali e industriali, sarebbero completamente escluse dalla nuova variante a differenza del progetto originale che vedeva come punto di collegamento proprio le due zone principali di Malo.
Secondo quanto redatto da alcuni abitanti della zona che avrebbero fatto pervenire alla provincia un documento dove vengono analizzate nel dettaglio le due proposte progettuali, le due opzioni sono molto diverse sia dal punto di vista funzionale che di impatto ambientale.
La prima, quella delle giunte Lain, Antoniazzi e Zaccaria, prevede un tracciato che dal casello di Malo corre per circa 5 km con collegamenti alla SP48 della Molina, alla zona artigianale e industriale della Pisa per arrivare alla rotatoria che all’altezza dei Pini collega la SP46 con la strada che proviene da Marano Vicentino, la SP122.
Questa soluzione favorirebbe inoltre il collegamento con la zona industriale di Monte di Malo grazie all’intersezione con la zona della Pisa e permetterebbe di decongestionare il traffico veicolare dalla SP46. Il tracciato proposto da Marsetti prevede lo spostamento della strada che dovrebbe correre a raso costeggiando il torrente Timonchio. Avrebbe un collegamento con via Redentore con la realizzazione di una rotatoria al quanto dubbia in aperta campagna, il collegamento con la SP48 della Molina, l’intersezione con la SP122 proveniente da Marano Vicentino per collegarsi poi alla rotatoria dei Pini. Di fatto con l’ipotesi Marsetti, il traffico veicolare diretto nelle zone artigianali e industriali di Malo non avrebbe nessuna diminuzione, anzi, con l’aumento previsto con la Pedemontana completata, andrebbe a congestionare l’attuale SP46.
Nel documento viene anche riportato come un tracciato in prossimità del Timonchio, vista la storicità di alcune esondazioni, metterebbe di fatto a rischio la tenuta idrogeologica dell’area. Fra i due tracciati, emerge quindi come sia più impattante quello proposto da Marsetti rispetto al precedente visto che si sviluppa per oltre 7 Km contro i 5 del progetto originale e che andrebbe di fatto a modificare tutto l’ambiente naturale che costeggia il Timonchio.
Nota di redazione.
Chi non ha percorso quei sentieri lungo l’argine del Timonchio per respirare e per riprendersi il contatto con la natura? Percorrere fra gli alberi un ambiente che rigenera il fisico e distoglie dal pensiero di una giornata trascorsa nel traffico o in mezzo al cemento, permette a chi vuole trovare un momento con se stesso di riscoprire sensazioni che vengono sempre più cancellate dalla frenesia del quotidiano. Sarebbe davvero uno scempio dover rinunciare a quegli angoli di paradiso, che sanno di natura, profumano d’erba e sono il sogno di una vita di chi, con tanti sacrifici, ha deciso di vivere lontano dai palazzi e dal caos.
N.B.
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