La bufera nel Carroccio era all’orizzonte già da settimane e a poche ore dall’ufficilità dei candidati in corsa per le Politiche di marzo, si è abbattuta anche su Vicenza.
Il Segretario Federale Matteo Salvini non avrebbe gradito i metodi di selezione adottati dalle sette segreterie provinciali della Lega in Veneto, che avrebbero preferito alcuni nomi ad altri.
“Chiederò l’azzeramento di tutti i direttivi provinciali”, avrebbe confidato ai suoi collaboratori.
Decisione che farebbe tremare chi ha voluto quei nomi, gli artefici dei malumori di militanti, simpatizzanti e di chi ha creduto fino alla fine nella “purezza” di un’ideologia, che ora sembra tradita e delusa.
A Salvini non sarebbero piaciuti i “pasticci” fatti dalle segreterie provinciali,compresa quella di Vicenza, i cui metodi di selezione erano stati da subito criticati dagli esclusi.
Malumori che avevamo anticipato, quando le indiscrezioni avevano designato i due nomi che avrebbero creato una specie di sommossa leghista. Quelli di Erik Pretto, attuale segretario della Lega Nord, colui che fino a qualche ora fa aveva smentito categoricamente la sua candidatura, ma soprattutto quello della capolista Silvia Covolo che era come sparita nel nulla, dopo aver perso le amministrative di Breganze e che sembrava in tutt’altro affaccendata in tutti questi anni.
Sa.Sa.