Era prevedibile che il tema Sanità tenesse banco in una campagna elettorale che, nonostante le statistiche favorevoli alla Lega di Luca Zaia, sta facendo emergere un’aspirante opposizione che non ci gira intorno e non ha peli sulla lingua.
“Non avete difeso l’ospedale Alto Vicentino, consentendone in silenzio il suo depotenziamento nei servizi, ora non venite a cercare voti in un territorio del quale vi siete disinteressati per anni”.
E’ il messaggio che scaturisce dal comunicato stampa che la redazione di Altovicentinonline ha ricevuto in queste ore siglato da Giulia Andrian e Giacomo Stiffan, rispettivamente consigliere comunale a Schio candidato alle prossime elezioni regionali e Coordinatore Partito Democratico dei circoli dell’Alto Vicentino.
I due scledensi vanno all’attacco prendendo esempio dal sindaco di Asiago, Roberto Rigoni Stern, che in questi giorni è stato un vero e proprio protagonista dei media locali, in difesa dell’ospedale dell’Altopiano, portando addirittura in piazza, assieme ad altri sindaci del comprensorio montano, anche la gente comune.
Nella giornata di mercoledì 5 agosto, Rigoni Stern, dopo aver battagliato davanti ai microfoni di Antenna 3 a muso duro con l’assessore regionale Elena Donazzan, alla quale ha rivolto l’invito di non recarsi in Altopiano “se non vuole prendere uova in faccia”, ha ricevuto rassicurazioni dalla Regione Veneto. Con un comunicato stampa ufficiale, infatti, l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin ha confortato gli altopianesi dicendo loro che niente e nessuno metterà a repentaglio il progetto del nuovo ospedale ad Asiago, ma soprattutto i suoi servizi.
Giulia Andrian e Giacomo Stiffan, cogliendo la palla al balzo e ispirati dalla grinta del primo cittadino di Asiago, hanno puntato il faro sull’ospedale di Santorso, facendo arrivare i nodi al pettine e accusando, facendo nomi e cognomi, chi a loro dire non avrebbe dovuto permettere quanto sta accadendo ai servizi dell’ex Ulss 4.
“I rappresentanti dell’Alto Vicentino in Consiglio regionale, Sergio Berlato di Fratelli d’Italia, Marino Finozzi e Maurizio Colman della Lega, in questi anni non hanno difeso l’ospedale di Santorso. Che non vengano ora a chiedere ancora voti nel loro territorio. Da quando è stata istituita l’azienda Zero ed è stata costituita in via sperimentale l’Ulss 7 che ha aggregato Santorso e Bassano, ormai i cittadini dell’Alto Vicentino hanno assistito ad un progressivo depotenziamento dei servizi socio-sanitari pubblici, sia all’interno dell’ospedale sia nel territorio, con il progressivo impoverimento dei servizi ai disabili, ai pazienti psichiatrici e agli anziani. In questo depotenziamento della sanità pubblica prendono sempre più spazio i centri medici privati a cui si rivolgono i cittadini che se lo possono permettere. C’è qualcuno però che in questi anni avrebbe dovuto portare avanti le istanze del territorio e non lo ha fatto: sono i rappresentanti eletti in Consiglio regionale. Se nel Bassanese i rappresentanti della maggioranza, Nicola Finco, Manuela Lanzarin ed Elena Donazzan, hanno difeso il loro ospedale, non altrettanto possiamo dire per Sergio Berlato, residente a Santorso. Ha sempre difeso i diritti dei cacciatori, ma non quelli di tutti i cittadini del territorio e prima di essere eletto in Europarlamento nel 2019, non ha mai speso una parola a difesa dei servizi socio-sanitari dell’ospedale di Santorso. Lo stesso si può dire per Maurizio Colman, ex-sindaco di Piovene, che nel 2018 ha preso il posto di Marino Finozzi. In due anni non ha mai portato avanti nessuna azione politica di nota sul tema sanità. Probabilmente non si sono resi conto dei bisogni dei cittadini, nonostante questi siano stati più volte espressi anche attraverso manifestazioni molto partecipate e grazie alla stampa locale. Oppure, loro non hanno mai dovuto affrontare le difficoltà delle lunghe liste d’attesa per una visita medica. Come i sindaci dell’Altopiano di Asiago intimano ai candidati delle prossime elezioni di non andare a cercare voti nelle loro montagne, noi pensiamo che anche i cittadini dell’Alto Vicentino dovrebbero fare altrettanto con chi li ha finora rappresentanti in Regione”.
La Redazione di Altovicentinonline è a disposizione per dare spazio alle repliche dei consiglieri citati o di eventuali altri candidati.
di Redazione Altovicentinonline