“Rendo omaggio alla figura di Carlo Azeglio Ciampi, uomo delle Istituzioni democratiche di alta levatura morale ed etica, fedele allo spirito e grande interprete della Costituzione del 1948”.
Il Presidente del Consiglio regionale del Veneto , Roberto Ciambetti, ha commemorato così al termine della seduta del gruppo di lavoro della Commissione sulle politiche di Coesione della Calre, l’associazione che riunisce le assemblee legislative regionali europee, la scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi. “Ricordo la sua visita a Vicenza – continua Ciambetti – e la sua viva curiosità, la sua passione per l’arte, per il Palladio, ma anche la grande apertura al dialogo e al confronto con gli amministratori locali dei quali aveva un profondo rispetto. Uomo riservato, di rara eleganza ma anche di sorprendente disponibilità e semplicità.
Molte cose in lui fanno pensare ad un galantuomo d’altri tempi, che aveva contribuito, al pari degli uomini e donne della sua generazione, nel Secondo dopoguerra a ricostruire l’Italia, sollevandola dalle macerie anche morali in cui si ritrovava, Nazione sconfitta e povera, facendola diventare una delle principali nazioni manifatturiere. Con lui forse si chiude un’epoca: a noi spetta il dovere di difendere i valori della Costituzione in cui egli credeva. Al sua moglie, signora Franca, le mie personali, sentite e sincere condoglianze”.
Tutte altre parole rispetto a quelle pronunciate ieri dal leader del Carroccio Matteo Salvini, che si è lasciato andare a parole quasi sprezzanti nei confronti di Ciampi, che gli sono costate le critiche di mezza Italia per un attacco quasi ‘vile’, dato che Ciampi era un uomo appena morto.