Con lo spirito dell’unione fa la forza dei giovani amministratori si uniscono in gruppo per agire coesi in difesa della realtà dell’alto vicentino. Con l’intento di stare lontani da un vecchio modo di fare politica, senza restare alla finestra a guardare solo il proprio orticello comunale, vogliono far fronte comune sia per quanto riguarda la Pedemontana Veneta, la Valdastico Nord e la Sanità.

Il neo gruppo parte lancia in resta col primo ordine del giorno dedicato alla Superstrada Pedemontana Veneta (Spv). Scatta dunque l’operazione degli amministratori locali rivolta a Luca Zaia e all’annoso affaire della Pedemontana Veneta, ma non solo, con richieste chiare e semplici: pagare gli espropriati, completare i lavori senza dimenticare le opere compensative e non applicare il pedaggio ai cittadini residenti nei 36 comuni attraversati dalla Spv.

Proprio nella mattinata in cui il governatore del Veneto ritira la ZaiaTax, l’irpef regionale con cui si andava a ripagare il mutuo da 300 milioni per sbloccare i cantieri, si sono dati appuntamento a ridosso di un cantiere scavato in trincea a Rozzampia di Thiene, 4 amministratori comunali portavoce del neo gruppo seriamente preoccupati per il futuro del proprio territorio.

Presenti per Sarcedo il sindaco Luca Cortese e il consigliere comunale Luca Pigato, per Thiene l’assessore comunale Andrea Zorzan, per Villaverla il consigliere comunale Andrea Vezzaro e per Arsiero il sindaco Tiziana Occhino.

“Oggi nasce il primo ordine di lavoro con questo gruppo di amministratori – spiegano Luca Cortese e Luca Pigato – Siamo seriamente preoccupati che la Pedemontana Veneta si incagli e non venga conclusa. La regione Veneto ha infranto un patto fatto ai veneti: l’esenzione del pedaggio ai cittadini residenti nei territori interessati dal passaggio della SPV, già fortemente penalizzati dalla pesante cantierizzazione dell’opera e le opere compensative necessarie per ridurne l’impatto sul territorio e tutelare la sicurezza di tutti, cittadini primi di tutti. Il project financing, spacciato come la panacea di tutti i mali, si è rivelato la debacle del Veneto: chiediamo che i patti vengano rispettati”.

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“La nostra non è un’azione né strumentale, né polemica – ci tiene a sottolineare Andrea Zorzan, precisando – I lavori sono partiti a bocconi gravando pesantemente il territorio dell’alto vicentino, che era comunque già servito dalla Nuova Gasparona. Non c’è stato un ordine completo di esecuzione dei lavori, come ad esempio la tratta Thiene-Bassano che invece è stata eseguita a stralci frammentati tra i vari territori, che ora risultano lacerati dai vari cantieri in un’opera non fruibile. Forte è la nostra preoccupazione che possa restare bloccata per anni, mentre le nostre viabilità locali ad oggi si trovano a sobbarcarsi il versamento del traffico”.

“Divide et impera – esordisce così sibillino Andrea Vezzaro – La regione Veneto ha diviso i 36 comuni interessati dalla tratta della SPV, dandoli in gestione ad un commissario che ora non c’è più e che proponeva una convenzione che ci ha lasciato insoddisfatti. Nel territorio di Villaverla ci sono dei quartieri completamenti tagliati dal passaggio della strada, una viabilità alternativa che li doveva collegare al centro del paese che ancora non è stata fatta. Oggi il cantiere non può restare fermo ed inconcluso perché danneggia tutto e tutti, ambiente-viabilità-sicurezza-cittadini. Lo spirito del nostro gruppo è di guardare al di là del proprio marciapiede, ma operare nella realtà completa dell’alto vicentino, affrontando e tutelando tutti assieme i vari temi che interessa globalmente: prioritarie ora sono la Pedemontana Veneta, la Valdastico Nord e la Sanità”.

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“Nel mio territorio la Pedemontana non passa, come spero non passi mai la Valdastico Nord – dichiara Tiziana Occhino – Perché non vorrei trovarmi col territorio gravato dai problemi che i comuni attraversati dalla tratta della SPV stanno subendo. Mi sono unita a questo gruppo di giovani amministratori per ragionare assieme sui temi importanti di tutto il territorio dell’alto vicentino, per ragionare e riflettere prima che accadano i problemi, perché non si può dire ai cittadini c’eravamo sbagliati”.

Paola Viero
Lorenzo Bressan

Video montaggio a cura di Jacopo Baldin

 

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