“Da sette anni chiediamo in Consiglio regionale risposte sulla Pedemontana e se la maggioranza pensa di risolvere tutto mettendo una tassa di 200 milioni in 24 ore e chiudere la partita, noi non siamo disponibili. Zaia tradisce gli elettori e tassa i veneti”.

FracassoLo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Stefano Fracasso, a margine dei lavori della Seconda Commissione consiliare permanente, “che avrebbe dovuto anche trattare le novità relative all’infrastruttura. Il punto all’ordine del giorno è stato però rinviato perché, come ha formalmente segnalato il vicepresidente Andrea Zanoni, la convocazione della seduta era avvenuta non rispettando i termini previsti dal regolamento, senza permettere quindi ai consiglieri regionali di avere il tempo necessario per esaminare le Proposte di deliberazione”.
“È questa una cosa inconcepibile – denuncia il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale – su 200 milioni di tasse non possono esserci segreti, né si può impedire ai consiglieri di avere accesso al nuovo Piano economico- finanziario della Pedemontana, che la Giunta regionale ha ricevuto già a metà febbraio”.
“Inoltre – sottolinea il consigliere dei Democratici – vogliamo vedere i Pareri acquisiti dall’Avvocatura dello Stato e dalle altre autorità coinvolte. Non saremo disponibili alla discussione fino a quando non avremo accesso a tutti i documenti. Negli ultimi sette anni, in Consiglio regionale, sono state presentate ben trentaquattro interrogazioni e tre mozioni sulla questione, a testimonianza di un’attenzione sempre alta, che si è tuttavia scontrata con l’ostruzionismo della maggioranza. In passato, ci fu anche negato l’accesso al contratto per la realizzazione dell’opera, che venne poi recuperato, ma a pagamento, passando dal notaio”.
“Serve trasparenza – conclude Stefano Fracasso – non dimentichiamoci che proprio con la Legge sui ‘Project Financing’ del 2015, è stato stabilito che tutti i contratti e i Piani finanziari di queste opere devono essere trasmessi al Consiglio regionale. Nessuna fretta ed urgenza possono quindi giustificare un comportamento diverso da parte della Giunta regionale”.
Guarda e Zanoni: ‘Banche, Pfas e project, Roma è ladrona, ma la Regione è incapace’

“Dopo Mose, banche e Pfas, la teoria del ‘non ero a conoscenza’ questa volta non funziona. Zaia sulla Pedemontana ha delle precise e pesanti responsabilità, che ci riportano al 2013 quando ha riconfermato il contratto con la Sis con le stesse falle originarie che andiamo denunciando da anni e che ora sono sotto gli occhi di tutti. Presentarsi adesso in Consiglio e pretendere di approvare su due piedi una modifica sostanziale di bilancio che ‘ruma’ nelle tasche dei veneti mortificando i residenti e gli espropriati, è un comportamento di arroganza inaccettabile”.

 

pedemontanaveneta0“Non solo: Zaia si comporti da autonomista e riconosca che dopo i 680 milioni già ricevuti dallo Stato, non spetta né ai veneti né agli italiani pagare ulteriori risorse per coprire un suo errore. Basta raccontarci favolette addirittura con l’aiuto dei filmini, come un imbonitore televisivo: caro presidente: riconosca il fallimento dei project financing in Veneto e il proprio flop politico e amministrativo nella capacità di gestione delle grandi opere. Il dietrofront sulla Pedemontana, un vero e proprio imbroglio nei confronti dei veneti, certifica il fallimento di una classe dirigente che scarica sul pubblico gli errori del privato. I cittadini non possono farsi carico delle inadempienze della Sis che con questa soluzione riceverà un canone dalla Regione di 16 milioni al mese: un ingiusto regalo ad una società che non ha mantenuto le promesse. A questo quadro bisogna poi aggiungere anche la presenza-assenza del presidente del Consiglio Ciambetti, figura di garanzia solo sulla carta, che dalla trasferta norvegese parla di baccalà e Mondiali di ciclismo, ma non proferisce parola sul caso-Pedemontana e sull’iter accelerato dei lavori in Commissione. Forse gli sembra normale che i consiglieri abbiano pochissime ore di tempo per analizzare una variazione di bilancio di questo tipo, che è, di fatto, un nuovo bilancio. Forse sarebbe il caso di attualizzare gli slogan elettorali: se il Governo e Roma, per Zaia e la Lega, restano sempre ladroni, questa Regione è sicuramente incapace”.

 

 

 

 

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