Tribola immensamente, su tutti i fronti, il cantiere della Pedemontana Veneta, nuovamente al cospetto della Corte dei Conti la vicenda del cantiere. Posti sotto i riflettori i costi dell’opera ma soprattutto i soldi e i termini per completarla,  richiesto a gran voce da 28 sindaci vicentini e trevigiani.

Richiesta quella della delegazione dei sindaci che suona come una necessità, per mettere fine in tempi brevi allo squartamento dei rispettivi territori: “Come Comune di Breganze condivido pienamente la posizione espressa da tutti i sindaci del territorio – puntualizza Piera Campana sindaco di Breganze – Si auspica la conclusione dell’opera in tempi certi e brevi”.
Se solo poco meno di 5 mesi fa il governatore del Veneto Luca Zaia esclamava in pompa magna che entro fine anno sarebbe stato aperto il tratto Breganze-Thiene, l’attuale situazione dei cantieri di questo tratto della SPV grida fortemente lo stagnare dei lavori, quale cartina tornasole di un rallentamento generale dei lavori, che nel frattempo creano gravi disagi a chi da sempre utilizzava il tratto della Superstrada Gasparona che collegava Thiene a Bassano, passando per Breganze.
“Breganze è attraversata e spaccata in due dal tracciato della SPV- continua il sindaco Campana – I cantieri sono ferite a cielo aperto che rendono difficoltoso il traffico quotidiano”.
Perché non solo oggi, ma da mesi, chi si trova a spostarsi in auto tra Thiene, Breganze e Bassano è costretto nel dedalo di svincoli, rotonde, deviazioni, in un percorso misto tra il vecchio asfalto della Gasparona e i pezzetti di arterie della SPV, impiantati con tracciati ellittici che non hanno mancato di mettere in seria difficoltà più di qualche automobilista.

Piera Campana
Arranca con fatica l’opera che per l’attuale portata economica è una delle infrastrutture più rilevanti a livello nazionale, che è planata su poco più di 90 km in Veneto come un giocatore d’azzardo cala l’asso. E spesso azzardare non porta bene, rischiando il tonfo del giocatore un tempo impavido: questo fanno capire i rumors terminata l’audizione alla Corte dei Corte, alla presenza di circa 80 persone tra sindaci, commissario di Governo Silvano Vernizzi,  consigliere relatore Antonio Mezzera, Claudio Dogliani legale rappresentante della ditta Sis aggiudicataria del project financing, nonché alcune associazioni rappresentanti i cittadini espropriati, che ancora non hanno visto un soldo e che lo vedranno allontanarsi ancora di più se Cassa Depositi e Prestiti non darà le dovute garanzie alla Sis, ipotesi su cui sta pesando fortemente la decisione di CDP, che sembra sfilarsi dalla vicenda poiché non sussistono le caratteristiche per attivare gli opportuni interventi.

Ma le sorti dei territori veneti non possono essere paragonate alla stregua di un bluff di gioco da tavolo, va trovata una soluzione veloce come si auspica il sindaco Campana, puntando la propria attenzione affinché gli interessi dei residenti vengano tutelati: “L’apertura del tratto Breganze-Thiene non potrà avvenire se non sarà risolta la questione della viabilità sostitutiva – continua – Poiché il tracciato della SPV sul territorio di Breganze si sovrappone alla Gasparona, deve essere assicurata la realizzazione di una strada alternativa e gratuita. E’ improponibile che i cittadini di Breganze e dei comuni limitrofi debbano pagare per la stessa strada che finora hanno avuta gratuita”
“Se non è possibile realizzare una complanare con un tracciato razionale e funzionale – conclude il sindaco Campana – Chiediamo che venga garantita ai residenti l’esenzione al pedaggio sulle tratte prive di viabilità alternativa”.

Paola Viero

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