La Pedemontana Veneta un’infrastruttura colossale, in special modo per la difficoltà di portarla a compimento. La Sis, ditta che sta eseguendo i lavori, per dare credibilità a Cassa e Depositi si prepara a giocare la carta degli sconti sui pedaggi e ad aprire leggermente il portafoglio.

Questo e altre revisioni nella bozza del piano economico che la ditta concessionaria ha presentato al commissario del governo Silvano Vernizzi, in aggiunta ad un maggior impegno delle proprie risorse , portandole da 500 a 550 milioni di euro. Restano comunque da mettere sul piatto 1,45 miliardi di euro che la JP Morgan sarebbe pronta ad ammettere, sempre che Cassa e Depositi ritenga valido il nuovo piano finanziario che verrà presentato ufficialmente al Ministero delle Infrastrutture e a Cassa Depositi il 15 settembre.
Quali sono le revisioni del nuovo piano economico? Lo sconto del 15% sui pedaggi per gli utenti mentre per i residenti verrà proposta una riduzione dell’esenzione, il ricalcolo al ribasso dell’afflusso veicolare ben al di sotto della stima fatta in fase di progettazione che parlava di 30 mila veicoli al giorno, dato che aveva fatto sollevare obiezioni da parte di Cassa e Depositi che riteneva più realistici 15 mila veicoli giornalieri.

A caldo le reazioni del governatore del Veneto Luca Zaia: “A fronte di questi cambiamenti come Regione ci faremo parte attiva nell’informare il Governo – continua Zaia – La Pedemontana è essenziale e quindi va completata”. Dello stesso avviso Alessandra Moretti, consigliera regionale e capogruppo del PD veneto: “E’ evidente la volontà della Sis di completare l’opera, alla luce di questa nuova proposta direi che ci sono i presupposti affinché il cantiere venga completato”.

Paola Viero

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