Nessun primato, nessuna controtendenza e nessuna influenza trentina, ma solo un errore di trascrizione.

La vittoria del ‘si’ al recente referendum nel piccolo comune di Pedemonte, unico comune vicentino dove il consenso alla riforma costituzionale ha sorpassato il ‘no’ con 51,54% contro 48,46%, era senza mezzi termini una vittoria farlocca, frutto di uno scambio di dati durante le trascrizioni nel seggio della frazione di Casotto.

A dichiararlo per primo proprio il sindaco Roberto Carotta, che non nasconde il disappunto per questa brutta figura generata da un errore di distrazione, che però il presidente di seggio si è affrettato a comunicare al primo cittadino non appena, evidentemente, i dubbi si sono affacciati alla memoria, dopo le fatiche dello spoglio di domenica notte.

‘Il seggio di Casotto – ha dichiarato Carotta – ha invertito i dati relativi ai risultati del referendum. Invece di trascrivere 71 voti per il ‘no’ e 32 per il ‘si’, ha fatto esattamente il contrario, spostando la percentuale come è stata ufficializzata nei giorni scorsi’.

Ma il dato corretto ribalta i risultati, tanto che anche a Pedemonte è netta la vittoria del ‘no’ con una percentuale che si aggira sul 56% contrari e 44% favorevoli alla riforma costituzionale, quindi in linea con i dati di tutta la provincia di Vicenza. ‘E’ stato un errore umano – ribadisce il primo cittadino – e mi viene da sorridere perché per un giorno siamo stati i protagonisti di questa falsa vittoria del ‘si’. Almeno abbiamo avuto modo di sottolineare a tutti la nostra situazione di ‘trentini mancati’ ed il nostro desiderio di riforme efficaci, a prescindere dal risultato del referendum’.

M.B.

 

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