Il mondo del lavoro al centro della politica per non perdere una generazione di giovani. Carlo Cunegato, uno dei 7 candidati alle primarie del Centrosinistra di domenica prossima a Schio, non ha dubbi su quale sia il primo punto sul quale la nuova amministrazione comunale dovrà spingere l’acceleratore:

“Il maggiore problema è la disoccupazione, soprattutto quella giovanile. A Vicenza raggiunge il 27% e stiamo perdendo un’intera generazione a causa di un impiego che non c’è”.

Cunegato, che cosa può fare un amministratore oggi per sconfiggere questo problema? C’è una soluzione reale che non sia solo demagogia?

“Ci sono azioni concrete che producono veri posti di lavoro. Il primo impegno di un amministratore deve essere la valorizzazione del territorio per incentivare il mondo del lavoro. Bisogna avere una visione a lungo termine e non una semplice gestione del presente”.

Nello specifico di Schio questo concetto come si traduce?

“Schio ha una grande vocazione manifatturiera e serve il coraggio per ampliarsi in questo settore. Un sistema è creare relazioni tra le aziende e le università. Con il progetto ‘Adotta un ricercatore’, elaborato con l’Università di Padova, un’azienda può accaparrarsi un ricercatore per 3 anni spendendo solo 55mila euro. E’ un’ottima opportunità perché oggi per rimanere nel mercato bisogna sapersi innovare”.  

Ci sono opportunità anche in altri ambiti?

“Dobbiamo investire sul turismo e creare economia. Finora a Schio non è stato fatto eppure le opportunità sono molteplici. Bisogna sfruttare l’attenzione mediatica sul tema della Grande Guerra. Schio è la porta sulle montagne interessate dal conflitto, è il territorio ideale per trarre beneficio da questa importante ricorrenza. E poi c’è l’archeologia industriale, che è unica e irripetibile. Punterei sulla ristrutturazione della Fabbrica Alta e la costruzione di un Museo del Tessile sulla falsariga dei musei trentini. Il Parco Agricolo di Giavenale è da tutelare e si potrebbe costruirci una pista ciclabile per visitarlo. Poi ci sono i prodotti del territorio a km zero. Immagino anche la creazione di un marchio d’area per raggruppare nel marketing tutti i prodotti del nostro territorio: la soppressa di Valli del Pasubio, il formaggio di Grotta, il mais Marano e tanti altri. Il Progetto Europa Creativa tra l’altro mette a disposizione dei fondi europei per la cultura, sarebbe il caso di approfittarne”.

Altri progetti?

“A Schio ci sono 2.500 appartamenti sfitti, il 16% delle unità abitative. Bisogna riqualificarli dal punto di vista energetico rendendoli meno energivori. La green economy è sicuramente un volano per attirare investimenti. Anche il trattamento dei rifiuti e l’intera filiera rappresenta una risorsa economica. Ciò che un amministratore deve fare è trovare i punti di convergenza tra ciò che è utile per il suo territorio e ciò che rappresenta un’opportunità di sviluppo. Le nostre comunità hanno bisogno di entusiasmo e di un nuovo modo di pensare perché la politica tradizionale, basata sulla gestione del presente e senza visione a lungo termine, ha portato allo stallo. E’ ora di cambiare e per farlo il mondo del lavoro deve essere il punto di partenza”.

di Anna Bianchini

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